In queste sere il nostro cielo si è arricchito!
Se alzate gli occhi troverete una Stella in più!
Possibile?
Certo!
E’ MIRA! La “Meravigliosa”!
Ebbene sì, in cielo si possono trovare anche “luci” che compaiono all’improvviso e che durano per un po’, per esempio le Supernovae, stelle che esplodono in modo così “pazzesco” da creare un puntino in cielo visibilissimo anche ad occhio nudo che dura per un po’ di tempo….
Ma esistono anche le Stelle Variabili come in questo caso…
Stelle che periodicamente aumentano e diminuiscono la loro luminosità.
E Mira, la Meravigliosa, ne è l’esempio più evidente!
Da un po’ sta aumentando la sua luminosità arrivando già ad essere visibile ad occhio nudo e per alcune settimane l’aumenterà ancora per poi lentamente ritornare ad essere “invisibile” senza strumentazione.
Mi chiederete come possa succedere….
Spesso di parla di variabilità nella luminosità di una stella quando un corpo celeste più piccolo gli passa davanti portando a farcela vedere un po’ meno luminosa.
E’ il classico esempio di un pianeta che le passa davanti, posizionandosi tra noi osservatori e la sua stella principale. Con questo metodo si sono trovati, infatti, ormai tantissimi sistemi solari con pianeti al seguito.
Ma non è il caso di Mira! In questo caso, per periodici aumenti della sua attività, veramente la sua luminosità aumenta e diminuisce con estrema regolarità!
Mira, da secoli, è uno degli oggetti preferiti dagli astronomi. Nota anche come Omicron Ceti, ovviamente nella costellazione della Balena (Cetus), si tratta di una stella evoluta, un gigante che sta disperdendo parte della sua massa nello spazio, una stella variabile pulsante che ha dato il nome alla classe delle “variabili Mira”. E’ stata la prima stella variabile a essere scoperta (escludendo le novae e le supernovae che sono, come abbiamo detto, un altro discorso), la più luminosa tra le variabili periodiche che scompaiono alla vista a occhio nudo durante il loro ciclo. Posta alla distanza di 409 anni luce circa se è osservata alla luce ultravioletta mostra qualcosa che assomiglia a una cometa con una smisurata coda. Infatti il materiale che fuoriesce da Mira ha formato nel corso dei millenni una scia lunga 13 anni luce, circa 20.000 volte la distanza media tra Plutone e il Sole oppure tre volte la distanza tra noi e Proxima Centauri, la stella più vicina. Enorme!
In effetti Mira replica fenomeni familiari come la scia di condensazione di un jet o la turbolenta scia di un motoscafo.
Mira ci dà la possibilità unica di studiare il modo in cui stelle simili al Sole muoiano e, nel morire, diffondano i semi da cui origineranno nuovi sistemi solari. Mentre Mira sfreccia nel cielo, la sua coda disperde carbonio, ossigeno e altri importanti elementi, che serviranno per costruire nuove stelle, nuovi pianeti e, forse, persino la vita.
La materia proveniente dalla sua coda è stata espulsa nel corso degli ultimi 30.000 anni e alla fine Mira disperderà nello spazio tutto il gas che rimane nei suoi strati esterni, formando una sorta di guscio policromo, suggestivo, ma transitorio, chiamato nebulosa planetaria. La nebulosa si affievolirà col tempo, mentre resterà soltanto il nucleo esaurito e compatto della stella originaria: ciò che si definisce una nana bianca.
Miliardi di anni fa, Mira, la cui massa attuale è stimata in circa 1,5 masse solari, era una stella simile al Sole. Quando terminò l’idrogeno nel nucleo cominciò a gonfiarsi, diventando una gigante rossa. Adesso sta bruciando le sue ultime riserve di idrogeno e di elio nei gusci esterni al nucleo. È un processo che va avanti a cicli nel corso dei quali la stella si gonfia fino a diventare un rarefatto gigante spaziale con un volume anche superiore all’intera orbita terrestre. Poi comincia a sgonfiarsi. Pertanto, la luminosità di Mira cresce di 1500 volte in un periodo di 332 giorni, fino a diventare tanto brillante da poter essere vista a occhio nudo dalla Terra. La stella non ha ancora raggiunto il picco più alto della sua luminosità e prima che ritorni nel suo “sonno celeste”, avremo modo di vederla ad occhio nudo per parecchie settimane.
Proprio a causa di questa sua caratteristica di comparire all’improvviso e di rimanere visibile per un po’, recentemente è stato ipotizzato che possa essere proprio lei la famosa Stella di Natale!
Mira è situata nell’emisfero celeste australe, ma, essendo molto vicina all’equatore celeste, può essere osservata anche da noi che siamo a Napoli nell’emisfero boreale.
Seppur nota da oltre mezzo millennio, rivederla apparire fa sempre scuotere gli occhi ed il cuore di ogni Astrofilo!
Per ritrovarla si può seguire lo schema seguente: guardando verso EST-SUD EST, per ora più in avanti nella notte, ma tra poco anche in orari molto più abbordabili, la troverete molto evidente alla destra del rosso occhio del Toro, Aldebaran (posto sotto le Pleiadi, sopra Orione).
E veniamo al solito appuntamento musicale!
Mira…. Meravigliosa…
Non potevamo non parlare del grande Mimmo nazionale in quest’anno in cui ricorrono i 25 anni dalla sua morte, con la sua celeberrima “Meraviglioso”.
Meraviglioso è un singolo di Domenico Modugno, pubblicato su 45 giri dall’RCA Italiana nel 1968. Il testo è del nostro caro Riccardo Pazzaglia, la musica di Modugno.
Inizialmente non ebbe molto successo e rimase nelle posizioni basse della classifica non risultando presente nei primi cento 45 giri più venduti dell’anno.
Nonostante la scarsa attenzione ricevuta al momento della sua pubblicazione, Meraviglioso divenne ugualmente una delle canzoni più celebri e più amate del cantautore, grazie soprattutto alla reincisione del 1971 con un nuovo arrangiamento curato da Piero Pintucci. La canzone venne addirittura scartata dalla commissione esaminatrice per il Festival di Sanremo 1968, e Modugno partecipò cantando una canzone non sua, “Il posto mio”.
Ecco come Modugno racconta l’iniziale insuccesso della canzone:
“Meraviglioso non fu capita immediatamente, e Renzo Arbore lo ha riconosciuto di recente in una trasmissione televisiva confessando che anche lui si adoperò nella giuria dell’epoca perché la canzone venisse scartata, in quanto non adatta al Festival di Sanremo. Lo stesso Arbore l’ha poi indicata come la sua canzone preferita attuale”
Uno dei motivi dell’esclusione del brano fu dovuto al fatto che il racconto di un tentativo di suicidio, proprio l’anno successivo alla tragica scomparsa di Luigi Tenco, venne giudicato inopportuno dalla commissione.
Meraviglioso, con il testo scritto da Riccardo Pazzaglia, racconta la vicenda di un personaggio che una notte starebbe per suicidarsi gettandosi in un fiume, ma «un angelo vestito da passante» lo allontana e lo convince a non commettere il folle gesto chiedendogli come faccia a non accorgersi di quanto il mondo sia meraviglioso e dicendogli che «perfino il tuo dolore potrà apparire poi meraviglioso». La storia ricorda molto quella di una scena del film “La vita è meravigliosa” di Frank Capra, al quale è probabilmente ispirata.
Modugno, comunque, presentò la canzone alla serata finale di Partitissima il 6 gennaio del 1968, ottenendo il quarto posto.
Incisa da vari interpreti, la recente versione dei Negramaro ha,per me, un suo fascino tutto particolare!
Ed ora veniamo all’ascolto!
Cominciamo proprio dal Mimmo Nazionale:
https://www.youtube.com/watch?v=9qw3nCvFZK0
I Negramaro:
https://www.youtube.com/watch?v=EikicSEKi4M
Fiorello:
https://www.youtube.com/watch?v=woOZdM8bOIo
Massimo Ranieri:
https://www.youtube.com/watch?v=uzWquaqHAyA
Morgan e Marcella Bella:
https://www.youtube.com/watch?v=GANkeBC_rBQ
Franco Simone:
https://www.youtube.com/watch?v=huhEfSd20YI
Antonella Ruggiero live:
https://www.youtube.com/watch?v=R7imIehtqYM
Bella versione dell’Orchestra Mai:
https://www.youtube.com/watch?v=5JVbLRl0O9s
Alessandro Pitoni e la Negra:
https://www.youtube.com/watch?v=3gZfqquNqG4
Se volete una versione “bachata”, Latin Angels:
https://www.youtube.com/watch?v=ueq3uY0Kmbk
Buona visione e “Guardate sempre in alto!”
Alla prossima!
Raffaele D’Arco
(Lello per Voi Amici!)
dottore@raffaeledarco.it
Castellammare di Stabia (NA), ITALY