Escursione intersezionale 23 marzo n. 2

Escursione intersezionale 23 marzo n. 2

Domenica 23 marzo 2025
Intersezionale sezioni CAI di Castellammare di Stabia e Caserta
PARCO REGIONALE DEI MONTI LATTARI
Monte Faito (1131 m) dalla Reggia di Quisisana per Pozzano e il Piano di Currione
con ritorno per il “Cammino dell’Angelo”
Difficoltà: EE

DIRETTORE DI ESCURSIONE:
Raffaele LUISE (CAI Stabia) tel: 339.2040444
DURATA: 8 ore (soste incluse)
DISLIVELLO: 1.000 mt
LUNGHEZZA: 14,5 km
TIPOLOGIA: A

INDICAZIONI LOGISTICHE:
APPUNTAMENTO E PARCHEGGIO:
ore 8:15 in via Quisisana a Castellammare di Stabia, in corrispondenza del portale di ingresso al viale della Reggia di Quisisana.
Ore 8:30 Inizio escursione.

EQUIPAGGIAMENTO: Scarpe da trekking, abbigliamento escursionistico a strati, abbigliamento di ricambio, bastoncini telescopici, berretto, k-way o mantellina antipioggia, pranzo al sacco (possibilità di ordinare panini o altro al Bar/Ristorante al Belvedere del Monte Faito), acqua (consigliati almeno 1,5 lt).

DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO: si prende il sentiero 336b, procedendo dapprima lungo le stradine collinari di Via Quisisana, Via Pantanella e Via Vecchia Pozzano, parallelamente alla Statale Sorrentina fino al Santuario di Santa Maria di Pozzano, passando poco a monte del castello di Castellammare di Stabia.

Il Castello di Castellammare di Stabia fu costruito per volere del Duca di Sorrento, come posto di guardia, ai confini del suo territorio; restaurato ed ampliato prima da Federico II di Svevia e poi da Carlo I, ha subito notevoli modifiche strutturali. Con l’avvento di Alfonso II d’Aragona, nel 1470, assunse la conformazione definitiva e all’inizio del XVI secolo divenne la principale struttura militare della zona. L’impianto è di forma trapezoidale, con torrione e due torri a pianta circolare unite tra loro tramite un possente muro. Il portale d’ingresso è caratterizzato da un arco a tutto sesto e da un coronamento ad archetti pensili. Restaurato durante gli anni Trenta del XX secolo, oggi viene utilizzato per ricevimenti e meeting.
Il Santuario di Santa Maria di Pozzano fu edificato ai primi del XV secolo in corrispondenza di un tempio romano dedicato a Diana, di cui si conserva una colonna posta ai piedi di una croce su un belvedere nei pressi del santuario. La sacrestia della chiesa, realizzata su progetto del Vanvitelli nel 1754, custodisce un crocifisso ligneo che fu trovato sul mare privo della croce il 16 dicembre 1631, nel mentre si teneva una processione di preghiera organizzata per scongiurare i danni dell’eruzione del Vesuvio che si stava verificando in quei giorni. Nel momento in cui lo raccolse, un raggio di sole squarciò le nubi di cenere e si posò sul capo del Cristo, accompagnandolo per tutta la processione; al termine, durante la benedizione con il crocifisso, l’eruzione terminò. Si stima che quell’eruzione fece circa 5.000 le vittime a Napoli, ma nessuna a Castellammare di Stabia. Il crocifisso viene tuttora portato in processione durante le celebrazioni del venerdì Santo.
Si continua dalla piazza del santuario, lungo Via Pozzano fino ad incontrare l’impluvio del vallone Scurorillo. Qui si abbandona la strada per seguire, dopo un breve tratto parallelo all’alveo del torrente, il sentiero 336b. Questo sale, in una lussureggiante macchia mediterranea, alla cresta spartiacque del monte Pezzulli, passando per l’interessante canyon delle Mandrie ed il Piano di Currione. Dalla cresta si continua sul sentiero 336 fino al Belvedere del Monte Faito, mantenendosi in buona parte sul filo di cresta con panorami assai ampi sul golfo di Napoli e la Penisola sorrentina.
Dopo una sosta per rifocillarsi a uno dei due bar/ristoranti del Belvedere, si riprende il cammino salendo per cresta al piazzale della Funivia. Superato il piazzale, sempre per cresta, tra rimboschimenti di pini, effettuati nell’ottocento, si raggiunge l’incrocio con il sentiero 350 (Cammino dell’Angelo) a una quota di circa 1100 metri. In caso di maltempo o di necessità di ritornare più rapidamente a valle il sentiero 350 può essere raggiunto, in corrispondenza della sorgente dell’Acqua dei Porci, seguendo la vecchia strada Giusso, non praticabile dalle auto, che sale da Castellammare, fino a un tornante da cui con un breve sentierino si raggiunge rapidamente la sorgente. Il Cammino dell’Angelo (sentiero 350), segue il percorso dell’antica via di pellegrinaggio alla cappella di San Michele Arcangelo, posta sulla sommità del Molare ed edificata verso la fine del VI secolo all’epoca delle invasioni dei longobardi ad opera di San Catello e Sant’Antonino, Santi Patroni rispettivamente di Castellammare e Sorrento.
Il sentiero conduce ai boschi di Quisisana e di qui alla Reggia, ove si sono lasciate le macchine, per un versante molto boscoso (dapprima castagni, poi lecci, corbezzoli e molteplici arbusti della flora mediterranea). Lungo il percorso, tra la vegetazione si possono vedere alcune delle guglie rocciose scalate negli anni ’20, per la prima volta, da Cesare Capuis, Ambrogio Robecchi e altri alpinisti del CAI.

NOTIZIE GENERALI: Notizie inerenti Storia, Cultura, Flora, Fauna, e più precise delucidazioni per quel che concerne le singolarità del Monte Faito, saranno fornite dal Direttore di Escursione durante il percorso

AVVERTENZE:

a) i direttori di escursione si riservano di modificare in parte o per intero l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi, e nei parametri di sicurezza prefissati.
b) i direttori di escursione, al fine di garantire un normale svolgimento dell’evento, si riservano di escludere i partecipanti reputati non adeguatamente attrezzati o allenati .
c) per la presenza di cani pastore lungo il percorso non sono ammessi i nostri amici a quattro zampe .
ADESIONI:
L’ESCURSIONE è riservata ai soli soci CAI in regola col tesseramento relativo all’anno 2025, per aderire bisogna dare comunicazione ai Direttori di Escursione entro la sera prima dell’escursione.

 

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Un commento

  1. Mary

    Buonasera, approdo da poco ma con letizia al vostro sito. Lieta di potermi onorare pria che poi di riuscire ad incamminare con voi in gradevoli escursioni scoprendo le meraviglie di madre terra, cercando anche erbe medicamentose ed edibili, stupendomi per la fauna brulicante che fa capolino nel verde… Oltre a pregiarmi della conoscenza di persone amanti come me della natura tutta. Ma sono inesperta nel campo e cammino poco,lo ammetto.
    me tapina. Mi preme porvi alcune domande:La denominazione EE per il percorso del 23 significa che non e’ per principianti? E bisogna iscriversi per partecipare? In attesa di un vostro positivo riscontro, porgo cortesi saluti.

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