Giovedì 1 Luglio 2021

Giovedì 1 Luglio 2021

MONTI  DELLE MAINARDE 

ESCURSIONE SU  MONTE  MARRONE(1805 mt) E  MONTE MARE (2020)

Difficoltà: E
DIRETTORE DI ESCURSIONE :PASQUALE  IADICICCO:TEL.3664637643
PERCORSO: TIPO  A.R. 

DISLIVELLO: 800 m  circa  fino a Monte Marrone ai quali si aggiungono ulteriori 215 mt se si vuole salire anche sul monte Mare(facoltativo)  

DURATA: 7h soste escluse     

LUNGHEZZA: 11 Km  circa     

TIPOLOGIA:A/R

L’ESCURSIONE SI FARA’ SOLO SE ARRIVERANNO  ADESIONI AL DIRETTORE DI ESCURSIONE MEDIANTE TELEFONATA  O SMS  PER QUESTIONI ORGANIZZATIVE;

APPUNTAMENTO USCITA CASELLO AUTOSTRADALE DI CASERTA NORD DA CONCORDARE TELEFONICAMENTE CON IL DIRETTORE DI ESCURSIONE

DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO: A partire dal centro abitato di Castelnuovo al Volturno si seguono le indicazioni turistiche per il “Monumento Nazionale ai Caduti” (dove faremo anche una piccola tappa) e si prosegue per la località Santa Lucia percorrendo una strada asfaltata per circa 6 km fino ad arrivare ad un parcheggio sterrato sulla destra con annessa area attrezzata per pic-nic dotata di una fonte/abbeveratoio in pietra (quota 1000 mt slm circa) Il percorso inizia sulla strada asfaltata che costeggia il parcheggio e, dopo pochi metri, diventa una comoda ed ampia mulattiera che risale la faggeta di Colle Rotondo. Il percorso si snoda per la maggior parte attraverso boschi di faggio dove si nota la presenza di alcuni esemplari ultrasecolari bellissimi. A quota 1.740 mt circa si arriva al Passo della Montagnola e poi subito si esce su un ampio pianoro, dal quale si osserva la vetta del Monte Marrone sulla cui sommità è stata eretta una grande croce Metallica sormontata da una grande aquila di bronzo con inciso il motto “tût per l’Italia” ricordando l’impresa del Battaglione Alpino Piemonte.

L’ultima propaggine del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, nel punto d’unione delle tre regioni, forma un angolo poco conosciuto alla maggior parte degli escursionisti; le Mainarde: di natura calcarea con verdi praterie d’altura e sorgenti. Il gruppo montuoso ha uno sviluppo da Nord-Ovest a Sud-Est e parte dal Passo dei Monaci 1967 m (ai piedi del Monte la Meta) con cime che spesso superano i 2000 metri: la Metuccia 2105 m, Monte a Mare 2160 m, Cima a Mare 2014 m, Coste dell’Altare 2075 m, Cappello del Prete 2013 m, Monte Cavallo 2093 m, Monte Forcellone 2030 m, Monte Mare 2020 m, Monte Ferruccia 2005 m e Monte Marrone 1805 m. Le ultime 3 cime(evidenziate in grassetto) sono testimoni di una battaglia avvenuta il 31 Marzo 1944 tra il Corpo Italiano di Liberazione e reparti tedeschi.

La battaglia di Monte Marrone il 31 marzo 1944 vide in combattimento il Corpo Italiano di Liberazione, comandato dal generale Umberto Utili nelle vicinanze di Cassino. Nell’episodio reparti italiani appoggiati da unità marocchine operanti nelle vicinanze cercarono di costringere i tedeschi ad abbandonare monte Marrone e monte Mare, due alture della catena delle Mainarde. La battaglia fu una tappa della guerra di liberazione italiana. L’attacco alla cima alta 1806 mt fu sferrato in piena notte il 31 marzo dagli alpini italiani che con un colpo di mano la occuparono. Col Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.) erano schierati elementi del 3º Reggimento bersaglieri, precisamente il XXIX e XXXIII battaglione e la prima compagnia motociclisti del C.I.L. che nell’occasione guadagnarono una Medaglia d’argento al valor militare conferita al battaglione Goito; inoltre il Battaglione alpini “Piemonte” e i paracadutisti della Divisione paracadutisti “Nembo”, vennero impegnati nella battaglia; gli alpini raggiunsero l’obiettivo mentre i paracadutisti non riuscirono a scalzare i reparti tedeschi dalla vetta. I tedeschi il 2 aprile fecero una puntata esplorativa che si arrestò comunque ad 800 m dalle linee italiane, e il giorno dopo alle 5:30 iniziarono un attacco in forze, respinti dal fuoco degli italiani e dai campi minati posti a protezione delle loro linee; un nuovo attacco venne tentato il 10 aprile con tre battaglioni di Gebisgsjaeger (i reparti alpini tedeschi), uno dei quali riuscì a penetrare nelle linee italiane dando luogo ad una serie di corpo a corpo nelle trincee e minacciando di scalzare gli italiani dalla vetta, ma una nuova compagnia di alpini di rinforzo scongiurò il pericolo; il fuoco dell’artiglieria impedì l’afflusso di rinforzi tedeschi e gli italiani poterono riconquistare le postazioni cadute in mani avversarie. Su questa montagna è vissuto da Eremita il pittore francese Charles Lucien Moulin (lavoro’ con il grande Matisse) e defini il Monte Marrone una “roccia a picco sull’infinito”. Nei pressi della vetta esiste ancora la sua ”capanna” dove ha vissuto ed alla quale poi faremo una tappa per visitarla. Consiglio agli amici trekker di dedicare un po’ di lettura di approfondimento di come visse la sua vita il pittore/scultore Charles Lucien Moulin…sarà una sorpresa. Dopo la visita alla capanna di Charlers Lucien Moulin scenderemo nella sella sottostante per risalire la vetta del Monte Mare, ubicata proprio di fronte al Monte Marrone – quota 2.020 mt slm circa; La vista panoramica spazierà su tutta la catena delle Mainarde, ovvero, il Monte Mare,  la Metuccia, il Monte Ferruccia, il Monte La Meta, e poi a seguire il Monte Greco, il Monte Marsicano Est, il lago di San Vincenzo al Volturno ecc; La bellezza del panorama che si osserva è veramente indescrivibile, le foto che scatteremo renderanno poco in confronto a tanta bellezza.

La variante <facoltativa>rispetto al programma approvato è quella di aggiungere la visita su Monte Mare passando per il monte Ferruccia(2005 m) ubicato  di fronte al monte Marrone che comporterà scalare  circa 215 mt in piu’ rispetto alla quota del Monte Marrone.

Chi non volesse salire sul monte Mare aspetterà sul pianoro tra i due versanti che si presentano verdeggianti e freschi . 

ATTREZZATURA:

– bastoncini, carta da escursionismo, abbigliamento specifico, scarponi DA TREKKING, pranzo al sacco, occhiali e crema da sole, telo in alluminio termico e lampadina frontale,mantella antipioggia. 

-Il  percorso è prevalentemente costituito da  rocce,con pendenze impegnative , pertanto  necessitano  buone  scarpe  da  trekking  con suola vibram, bastoncini telescopici…ecc.oltre AD UN BUON ALLENAMENTO FISICO. 

SI RACCOMANDA UNA BUONA SCORTA DI ACQUA-MINIMO DUE LITRI-

NORME DI COMPORTAMENTO DEI PARTECIPANTI:

-ogni partecipante durante l’escursione dovra’ seguire il direttore d’ escursione (D.E.),non uscendo dal sentiero e mai mettersi davanti al D.E.;

-dovrà seguire le indicazioni del D.E. scrupolosamente;

-chi per qualsiasi motivo dovesse fermarsi deve avvertire chi chiude la fila  per dar la possibilità al medesimo di attenderlo-

-non si lasciano rifiuti in giro-

-per preparare una escursione il lavoro è tanto, quindi durante il cammino  seguire le indicazioni di D.E. serve ad evitare inconvenienti che possono rallentare gli obiettivi del programma di giornata.

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nota per la difficoltà “E”che si consiglia di leggere attentamente

E = “percorso Escursionistico”
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, quali pascoli,  pietraie, detriti, bosco, anche ripidi e con la traccia più o meno evidente ma sempre con segnalazioni adeguate. I tratti che presentano difficoltà tecniche, quali esposizione o passaggi su roccia, sono limitati e in genere protetti o assicurati ed eventualmente facilitati dalla presenza di attrezzature che non richiedono l’uso di equipaggiamento specifico.
Possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua senza pericoli.
Richiedono un certo senso d’orientamento, adeguata conoscenza ed e esperienza di ambiente alpino, allenamento alla camminata, calzature ed equipaggiamento adeguati.

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