Domenica 9 Luglio 2017
Monti Alburni
(Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano)
Anello dell’altopiano degli Alburni
Chiainamano – Secchitiello – Campo d’Amore – Santa Maria
DISLIVELLO: 650m DURATA: 6h soste escluse DISTANZA: 15km
TIOPOLOGIA DI SENTIERO: A DIFFICOLTA’: E
DIRETTORI DI ESCURSIONE:
MASSIMO CESARO 338 9264905
GIUSEPPE ERCOLANO 393 4273868
EQUIPAGGIAMENTO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati”, giacca a vento e/o mantellina antipioggia, pranzo a sacco, acqua (almeno 2l a persona, non c’è acqua potabile sul percorso), bastoncini telescopici, lampada frontale.
PERCORSO AD ANELLO: Chiainamano – Secchitiello – Campo d’Amore – Santa Maria
COME SI RAGGIUNGE CASTELCIVITA ED IL PUNTO DI PARTENZA DELL’ESCURSIONE: Il punto di partenza dell’escursione dista 105 km da Castellammare di Stabia e si raggiunge nel modo seguente:
a) dapprima si prende la Napoli – Salerno in direzione di Salerno;
b) si prosegue sulla Salerno – Reggio Calabria fino all’uscita di Campagna e da qui si svolta a sinistra all’uscita dell’autostrada;
c) si prosegue lungo la Strada Provinciale 38 per prendere infine, svoltando nuovamente a sinistra, la Strada Statale 19 che si percorre fino al bivio per Controne, sulla destra;
d) dal bivio, seguendo le indicazioni, si raggiunge costeggiando il fiume Sele, la cittadina di Controne famosa per i suoi fagioli
e) da Controne si seguono le indicazioni per Castelcivita
f) da Castelcivita si segue la strada che sale a tornanti alla bella Torre Angioina, posta in cima alla cittadina, poi la strada continua in un ampio vallone, al primo bivio si prende a destra e si continua lungo una ripida strada asfaltata per circa 9 km;
g) in corrispondenza dell’incrocio di più sterrate, dove finisce l’asfalto, si parcheggiano le auto.
Questa è la località di partenza indicata sulle mappe come bosco di “Chiainamano” (1085 m.). Tempo occorrente per giungervi da Castellammare di Stabia / Clinica Stabia circa 1 ora e 50 minuti.
DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO: L’itinerario che percorreremo parte dal bivio dinanzi descritto e ritorna allo stesso punto dopo una anello di circa 15 km mediante il quale attraverseremo molti punti suggestivi del vasto Altopiano degli Alburni. Il percorso si svolgerà quasi tutto attraversando boschi, spesso con doline, forre ed inghiottitoi che, come molti sanno, caratterizzano la catena degli Alburni e realizzano percorsi e scenari suggestivi di cavità calcaree ricche di vegetazione. E’ particolarmente indicato per il periodo estivo in quanto si svolge per larga parte all’ombra di faggete secolari d’alta quota.
Si prende a camminare in senso antiorario seguendo la sterrata sulla destra, il ritorno avverrà dalla sterrata sulla sinistra. Il percorso presenta nel primo tratto una serie continua di saliscendi nel bosco prima di giungere ad un breve tratto assolato nei pressi del rifugio Rizzo (sempre chiuso). Si prosegue quindi attraversando un tratto molto bello caratterizzato da molte doline, forre ed inghiottitoi che, come già accennato, caratterizzano queste montagne dalla conformazione carsica. Si perviene quindi in una piccola radura dove al centro è posto un pozzo in muratura denominato “Secchitiello”. La potabilità dell’acqua è molto dubbia quindi conviene senz’altro portare l’acqua occorrente da casa. Da qui con un breve strappo in salita, attraverso le felci, guadagniamo la linea di cresta degli Alburni e giungiamo al varco Tirone (1452 m.); a questo varco si perviene anche con percorso lungo e faticoso da Sicignano degli Alburni località posta sul versante Nord della montagna. Da questo varco è possibile scorgere la cima più alta della catena (il Monte Alburno) che sovrasta l’altopiano.
Dal varco Tirone si prende a camminare in direzione NO, seguendo l’andamento della catena montuosa, con un sentiero che passa sotto le cime di Monte Tirone (1556 m.) e Monte Urto o Falcone (1661 m.). Quest’ultima è facilmente raggiungibile con un breve percorso a tratti esposto. Superate queste cime si continua costeggiando le cime delle Palombelle, sempre sulla ns destra, per giungere finalmente al varco o valico di Campo d’Amore (1600 m.) che è il punto più alto che toccheremo. Nei pressi il varco della “strettina”, una stretta fessura carsica tra le rocce, dove probabilmente non giunge mai il sole, e dove anche in piena estate è possibile trovare un residuo di neve.
Il valico di Campo d’Amore è un dei pochi varchi nella catena degli Alburni che consentono il collegamento tra le località sul versante Nord (Postiglione, Sicignano, Petina, etc.) con il vasto altopiano. Da esso infatti è possibile scendere a Postiglione e/o Scorzo con percorsi che presentano un dislivello di 8-900 metri.
Noi invece ci lasceremo alle spalle il valico per scendere gradualmente con percorso vario, interessante ed a tratti panoramico verso l’altopiano e la località Pozzi di S.Maria. Come indica il toponimo il luogo è caratterizzato dalla presenza di due ampi pozzi in muratura per l’abbeveraggio degli animali in una grossa radura a circa 1100 metri di quota. Superata la radura si rientra nel bosco e, con percorso su ampia sterrata, si ritorna al punto di partenza.
AVVERTENZA: I direttori di escursione si riservano di modificare in parte l’itinerario, di annullarlo in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati. I cani sono ammessi ma rigorosamente al guinzaglio. L’escursione data la lunghezza del percorso è riservata esclusivamente ai soci CAI.
Chi non ha la copertura assicurativa CAI non può partecipare all’escursione.
Per una migliore organizzazione logistica è gradito un cenno di adesione.