Domenica 8 Giugno 2014
Badia di Cava, M.Avvocata, Santuario dell’Avvocata
Intersezionale con la sezione di Piedimonte Matese
DIFFICOLTA’: E
DIRETTORI DI ESCURSIONE: Pio Gaeta (335 6339741), Francesca Ciotte (3476322482) per Piedimonte Matese
DURATA: 6 ore (soste escluse)
DISLIVELLO: 650 m
Appuntamento con auto proprie alle ore 8:00 al viale Europa (nei pressi clinica Villa Stabia) oppure alle ore 8:45 al parcheggio della Badia di Cava.
EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati”. Giacca a vento o mantellina antipioggia, cappello, lampada frontale, pranzo a sacco ed acqua.
PERCORSO: Badia della Trinità (350), Capodacqua (570), Cappella Vecchia (683), Acqua fredda (825), sella di S. Pietro (897), cima M.te dell’Avvocata (1014), santuario dell’Avvocata (873)
DESCRIZIONE: Il sentiero 00 (Alta via dei Monti Lattari) inizia dal sagrato dell’antica Badia benedettina di Cava, che visiteremo brevemente prima della partenza.
L’itinerario è una delle due classiche vie percorse dai pellegrini in occasione della Festa della Madonna Avvocata il lunedì successivo alla Pentecoste.
Dal sagrato della Badia, scendendo per alcuni gradini si raggiunge il corso del rio Selano che nasce dal versante nord di Monte Finestra; superato il ponte si prosegue a destra per 200 mt per imboccare successivamente a sinistra il sentiero che sale abbastanza ripidamente affacciandosi sul complesso monumentale della Badia. La salita dopo il primo tornante si addolcisce e ci si inoltra tra castagni.
Dopo circa 1h dalla partenza si giunge alla sorgente canalizzata di Capodacqua (570 mt); alle spalle della fontana si sale poi fra i castagni lungo la valle fino ad incontrare un sentiero abbastanza largo che inizia con un paio di tornanti. Dopo essere passati per un primo valico dove una croce in ferro ricorda una vittima della montagna del 1926, si esce dal bosco con a sinistra il panorama del golfo di Salerno.
Si giunge così a Cappella Vecchia (683 mt), un’ampia radura con un poggio panoramico di fronte all’isolata altura di Monte Falerio (686 mt). Si prosegue a mezza costa con a destra le creste dei Monti del Demanio ed a sinistra, 600 metri in fondo al vallone Grande, il mare con il paese di Cetara.
Dopo circa 1 km quasi pianeggiante si ricomincia a salire verso le Vene San Pietro e, poco prima della prima sella, si incontra la sorgente di Acquafredda, – Scetate che è Juorno – (825 mt: 2h 30’ dalla partenza). Raggiunta la sella di S. Pietro (897 mt) si ammira la valle di Tramonti che culmina con la torre di Chiunzi e, verso il mare, lo sperone roccioso su cui è adagiato Ravello. Lasciati i segnavia bianco/rossi del CAI (l’Alta Via continua verso nord) si prosegue diritti in costa a sinistra del colle fino all’altra sella (937mt) da cui si diparte la discesa alla spianata del Santuario.
Dopo pochi metri una deviazione in salita a sinistra consente di raggiungere in 15’ la cima del Monte dell’Avvocata (1014 mt), da cui è possibile godere di un panorama a 360° e di ammirare dall’alto tutto il complesso del Santuario.
Ridiscendendo dal lato opposto, si incontra un Belvedere (917m) con una lapide commemorativa del CAI e, scendendo ancora approssimativamente sino alla quota del santuario, si piega a destra per una cengia esposta. Percorrendo la cengia si raggiunge una grotta nella quale è visibile una vasca detta la “sauna dei monaci”. Tale grotta ha poi ospitato Matteo Salese, un terribile brigante del settecento, che accerchiato dai gendarmi, alla forca preferì la morte tuffandosi nel mare sottostante Capo d’Orso.
Proseguendo oltre, si raggiunge il santuario(873 mt) a cui si accede oltrepassando una porta tra antiche mura.
Sulla spianata dinanzi al santuario, nel giorno della festa oltre mille persone provenienti dai paesi della costiera danno vita ad uno scenografico spettacolo mescolando sacro e profano, tra inni alla Madonna, innumerevoli lanci di petali, canti al suono di tammorre e nacchere.
Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Santuario_di_Maria_Santissima_Avvocata_sopra_Maiori
AVVERTENZA: I direttori di escursione si riservano di modificare in parte l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.
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