Escursione 29 Novembre

Escursione 29 Novembre

Domenica 29 Novembre 2015

Monti Lattari: Il circuito del Faito

Intersezionale con la sezione CAI di Piedimonte Matese

DIFFICOLTA’: EE

ATTENZIONE: sentiero lungo ed esposto  nel tratto Casa del Monaco-punta Bandera-Lontra. E’ possibile evitare totalmente questa parte deviando verso Pian del Pero; in tal caso l’itinerario si classifica come E


Direttori:

Pio Gaeta 335 6339741 – Mario Vollono 366 3486278 (per Castellammare)

Terenzio De Tommaso 347 3050518 – Teresa De Nunzio (per Piedimonte)

PERCORSO AD ANELLO: Belvedere del Faito (1034 m), Acqua Santa (1297 m), Molare (1444 m), Conocchia (1266 m) , Casa del Monaco,  Punta Bandera, Neviere, Belvedere del Faito.

 DISLIVELLO: 430 m          DURATA: 6 ore      LUNGHEZZA: 14 Km

Appuntamento: con auto proprie alle ore 8:30 al Viale Europa presso la Clinica Villa Stabia (di fianco l’ospedale S.Leonardo) a Castellammare di Stabia oppure alle ore 9.30 direttamente al Belvedere del Faito

Come raggiungere il luogo:

Da Napoli percorrendo l’A3, uscita Castellammare di Stabia; prendere la statale n°145, uscita di Castellammare di Stabia sino alla prima rotatoria al viale Europa dove a sin c’è la Clinica Villa Stabia.

Da Sorrento percorrendo la statale n°145, uscita Terme Stabiane a Castellammare di Stabia, proseguire per Viale Europa fino a trovare la Clinica Stabia.

Per il Belvedere del Faito da Vico Equense prendere la SS 269 che porta direttamente al Belvedere del Faito.

Equipaggiamento:

abbigliamento da montagna a strati, scarpe da trekking, giacca impermeabile,  mantellina antipioggia, copricapo, guanti, colazione al sacco ed almeno 1,5 litri di acqua.

 Note descrittive:

Si tratta di un percorso immerso nella faggeta del Faito, molto suggestivo e che tocca luoghi molto interessanti dal punto di vista paesaggistico e storico. I panorami che si godono dal Belvedere del Faito, dal Molare, lungo la discesa della Conocchia e dalla Bandera sono unici per bellezza. Le Neviere del Faito costituiscono la testimonianza storica dell’economia della zona dal Medioevo fino alla metà del 1900, con la diffusione della corrente elettrica e dei frigoriferi.

Flora:

La specie arborea più diffusa è il faggio, simbolo della zona: il toponimo Faito designa, infatti, il luogo occupato da questa vasta faggeta ma, tra i faggi, è possibile riconoscere anche l’ontano, il carpino e l’agrifoglio.

Nei pressi della Bandera è possibile scorgere diversi esemplari di betulla bianca (Betula pendula Roth), tipica di latitudini molto più nordiche che invece ha attecchito sul versante meridionale del Faito (http://www.meditflora.com/flora/betula_pendula.htm)

Da notare la presenza della pianta carnivora pinguicola hirtiflora (Pinguicula hirtiflora Ten) o erba unta amalfitana (http://www.meditflora.com/flora/pinguicula_hirtiflora.htm)

Assolutamente di rilievo il caprifoglio di Stabia (Lonicera stabiana Guss. ex Pasquale) un raro endemismo puntiforme. In tutto il pianeta ne esistono solo pochi esemplari che crescono localizzati esclusivamente in poche stazioni del gruppo “Monti Lattari-Penisola Sorrentina” (http://www.meditflora.com/flora/lonicera_stabiana.htm)

Fauna:

Anche la fauna è molto ricca di specie: lepre, cinghiale, volpe, riccio, talpa, quercino, moscardino, biacco, saettone, vipera, cervone, biscia, donnola, faina e, sebbene molto raro, il tasso. Numerosi i rapaci tra cui il gheppio, la poiana ed il falco pellegrino che possono essere avvistati nei valloni dello Scalandrone e dell’acqua del Milo.

Numerosi gli anfibi presenti: il rospo comune (bufo bufo), la rana appenninica (Rana italica) e la salamandra pezzata (Salamandra salamandra). Di grande importanza è la presenza  della salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), anfibio raro ed endemico italiano.

Descrizione dell’itinerario:

Il nostro percorso inizia dal Belvedere del Faito e, percorrendo tratti dei sentieri 336 e 350 sulla cresta del Faito, arriva al Castellone e alla Sorgente dell’Acqua Santa.  Proseguendo per il sentiero 350 si arriva sulla cima del Molare (1444 m) la cima più alta dei Monti Lattari. Si prosegue per l’Alta Via verso la Croce della Conocchia e successivamente si percorre il sentiero 338 sino al bivio per il Pian del Pero.

Da questo punto inizia il tratto più aereo ed esposto dell’itinerario che, passando a sud del Monte Cerasuolo, porta alla Bandera e, tramite il sentiero 338 b, all’incrocio del sentiero 336c e a Campo del Pero passando per le Neviere del Faito. Tale tratto può essere evitato completamente recandosi direttamente al Pian del Pero dal bivio.

Si volta a sinistra su tale sentiero e si raggiunge di nuovo il Belvedere del Faito.

Punti critici, vie di fuga e punti d’acqua:

è possibile rifornirsi d’acqua ad inizio del percorso presso il bar del Belvedere del Faito. Lungo il percorso dopo un’ora e mezza presso la sorgenti dell’Acqua Santa e,  verso la fine dello stesso, presso la sorgente della Lontra.

Tratti esposti sono presenti tra Casa del Monaco e la Bandera. Le vie di fuga sono le seguenti: fino alla sorgente dell ‘Acqua Santa tornare indietro; dal Valico dell’Acqua Santa e fino al versante sud del Monte Cerasuolo andare verso il Galoppatoio del Campo del Pero; dalla Bandera in poi e fino ad arrivare nei pressi della sorgente della Lontra, raggiungere il Villaggio Sportivo e, quindi, il Belvedere del Faito. Dopo la zona della sorgente della Lontra, conviene completare il percorso.

AVVERTENZA: Il responsabile dell’escursione si riserva di modificare l’itinerario, o annullare l’escursione, anche senza preavviso, qualora non sussistano, a suo giudizio, le condizioni di sicurezza indispensabili al suo svolgimento come da programma. Si riserva, inoltre, di escludere i partecipanti non ritenuti idonei ad affrontare le difficoltà o che siano insufficientemente equipaggiati.

I non soci saranno ammessi all’escursione esclusivamente previa prenotazione e pagamento di € 7,00 per polizza infortuni, da versare entro il venerdì precedente l’escursione.

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Il panorama a 360° dalla cima del Molare:

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3 commenti

  1. E’ la prima escursione organizzata. Ho fatto amatorialmente delle grotte e sotterranei di chiese, ed ho esperienza di altezze per i cantieri edili e resistenza in quanto praticante percorsi in bici di 70-100 km. di seguito. Ho costanza e pazienza. Questo è per gli organizzatori. Grazie.

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