Escursione 23 Maggio – Madonna Avvocata

Escursione 23 Maggio – Madonna Avvocata

Domenica 23 Maggio 2021

Santuario Madonna Avvocata

dalla Badia di Cava de’ Tirreni

Difficolta’: E

Direttore di escursione:  Raffaele D’Arco Tf: 3337686127

Purtroppo, anche quest’anno, causa Covid, non ci sarà “Festa” ufficiale!

Appuntamento a Castellammare di Stabia al Viale Europa (vicino all’Ospedale) alle ore 08.30, con auto propria, oppure al parcheggio della Badia di Cava alle ore 09.15.

EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponcini da escursionismo (obbligatori), abbigliamento escursionistico “a strati”, cappello, occhiali da sole, crema solare, ricambio completo di abiti, pranzo a sacco, acqua.

DURATA ESCURSIONE: 7 ore circa, soste escluse.

DISLIVELLO: circa 700 metri per una distanza complessiva di circa 14 chilometri.

AVVERTENZA: Il Direttore d’Escursione si riserva di modificare in parte l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del percorso e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.

I partecipanti devono obbligatoriamente telefonare al 3337686127 entro il venerdì precedente.

Si invita a leggere e rispettare i protocolli anticovid esposti sulla pagina web del CAI Stabia: www.caistabia.it

I NON SOCI, obbligatoriamente devono telefonare in anticipo per pagare la quota relativa all’Assicurazione di Euro 6,00.

SCHEDA DI ESCURSIONE

Il Santuario di Maria Santissima Avvocata sopra Maiori, molto radicato nella fede popolare, è meta di pellegrinaggi durante tutto l’anno, ma il lunedì dopo la Pentecoste, per la Festa della Madonna, si popola fino all’inverosimile per il gran numero di devoti che, festa religiosa a parte, già dal giorno prima, domenica, esplodono con canti, balli e tammurriate, soprattutto nella variante tipica della zona.

Partiremo dal piazzale della Badia dei Benedettini della SS. Trinità di Cava prendendo la parte iniziale del famoso sentiero ‘00’  (ora “300“) del C.A.I., l’Alta via dei Monti Lattari, che arriva fino a Punta Campanella toccando tutte le cime della catena montana. Scenderemo, pertanto, verso il torrente per attraversarlo e, poi, cominceremo a salire fino alla sorgente di Capodacqua (570 m.) procedendo tra i castagneti. Poi giungeremo a Cappella Vecchia (683 m.) affacciandoci sul litorale di Salerno. Procedendo in costa cominceremo a vedere Cetara salendo verso le Vene San Pietro. Alla prima sella potremo ammirare la valle di Tramonti e Ravello. Qui lasceremo l’Alta via dei Monti Lattari per proseguire diritti fino all’altra sella (937 m.) da cui scendere fino alla spianata del Monte Falerzio a 866 m. dove, oltrepassando una porta tra antiche mura, vedremo, finalmente, apparire il Santuario.

Il percorso è abbastanza agevole, ma discretamente lungo. Attraverseremo paesaggi incontaminati e squarci panoramici mozzafiato. State attenti a non dimenticare la macchina fotografica. Sarebbe un grave errore di cui avreste modo di pentirvi.

CENNI STORICI

Nel novembre del 1485 il pastore Gabriele Cinnamo, misteriosamente guidato da una colomba, entrò in una grotta dove ebbe due visioni della Vergine, dapprima in sogno e poi da sveglio. La Madonna chiese che le venisse dedicata una Chiesa e nel 1503, con il consenso del Papa Leone X, sulla roccia sovrastante la grotta fu costruita una Chiesa dedicata per volere del popolo a Maria SS. dell’Avvocata. Successivamente furono realizzati il campanile ed un monastero che fino al 1687 fu sede di un gruppo di eremiti. La devozione alla Madonna Avvocata si diffuse subito tra la popolazione dei borghi marinari della costa. Nel 1687 l’eremo passò in custodia ai Padri Camaldolesi di San Romualdo che avevano già fondato alcuni eremi in Costiera, come quello di Astapiana di Vico Equense e di San Giacomo a Capri. I Padri Bianchi lo fecero diventare il Santuario più santo di tutta la Costiera. Ampliarono la chiesa e i locali annessi, dotandoli anche di una biblioteca. Nel 1807, con le leggi napoleoniche di soppressione degli ordini religiosi, i monaci furono allontanati e sul monte fu collocato un presidio militare. Le intemperie ed un incendio distrussero ciò che rimaneva del Santuario e la miracolosa statua cinquecentesca della Madonna dell’Avvocata fu portata nella Chiesa di Santa Maria a Mare in Maiori. Alla fine dell’800 alcuni devoti di Maiori e della Badia di Cava de’ Tirreni, ripulirono e restaurarono l’altare e gli affreschi della grotta. Dopo una miracolosa guarigione di una ragazza che era in fin di vita cominciò la ricostruzione della Chiesa sopra l’antica grotta unitamente ad una foresteria per i pellegrini e a un piccolo monastero per i religiosi. Il santuario fu affidato ai Benedettini della Badia di Cava che vi celebrano Messa, oltre che il giorno della festa e all’ottava, ogni terza domenica da aprile ad ottobre.

Da allora, ogni anno, numerosissimi fedeli, il lunedì dopo la Pentecoste, giorno della festa della Madonna dell’Avvocata, salgono sul monte. Vengono da tutti i Comuni della costa, da Cava, da Cetara, da Vietri, da Maiori, da Minori, da Atrani, da Amalfi e da Postano, testimoniando una fede trasmessa di generazione in generazione. A mezzogiorno si svolge la suggestiva processione della Madonna tra una vera pioggia di petali di rosa e al suono ininterrotto delle campane (è usanza che ogni pellegrino faccia qualche rintocco). La festa popolare, già iniziata il giorno prima, domenica, continua, dopo la parte sacra, con quella profana, fatta di cibo e danze, il tutto condito con il ritmo incessante delle tammorre. Questa è l’unica tammurriata dove il numero di tammorre non conta, anzi più ce ne sono meglio è…

Potrete vederle collegandovi con:

https://www.youtube.com/watch?v=9XGQW8Re3zU

Qui trovate una splendida visione panoramica con il drone:

https://www.youtube.com/watch?v=AM4ONAaiwKg

AVVERTENZA: I direttori di escursione si riservano di modificare in parte l’itinerario, di annullarlo in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.

RISCHI E RESPONSABILITA’: I partecipanti intervenendo alla gita sociale, accettano i rischi della pratica di attività in ambiente montano e sollevano da qualsiasi responsabilità la Sezione CAI di Castellammare, i Direttori di gita ed i collaboratori per incidenti ed infortuni che si dovessero verificare durante l’escursione.

Sulla base del protocollo operativo predisposto dal C.A.I. Centrale, i partecipanti sono invitati a scaricare e a prendere visione del seguente documento:

* Protocollo riavvio dell’attività escursionistica e cicloescursionistica – Note operative partecipanti

Scarica il documento

I partecipanti dovranno consegnare al Direttore d’escursione il seguente modulo di autodichiarazione debitamente compilato.

* Modello di autodichiarazione per l’attività escursionistica e ciclo escursionistica –

Scarica e compila il documento

 

 

 

Vi aspetto!

 

Raffaele D’Arco

 

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