SABATO 20 APRILE 2019
Monte Friento (770 m)
Difficoltà: E
DIRETTORE DI ESCURSIONE :PASQUALE IADICICCO:TEL.3664637643
PERCORSO A.R.DA FONTANA LAZZARO (472 M) A MONTE FRIENTO (770 M)
DISLIVELLO: 300 M DURATA: 4.00 COMPRESO SOSTE
DIFFICOLTÀ: E- LUNGHEZZA: 5 KM
L’ESCURSIONE SI FARA’ SOLO SE ARRIVERANNO ADESIONI AL DIRETTORE DI ESCURSIONE MEDIANTE TELEFONATA O MESSAGGIO SMS ENTRO IL GIORNO 19.4.2019;
APPUNTAMENTO USCITA CASELLO AUTOSTRADALE DI CASERTA NORD DA CONCORDARE TELEFONICAMENTE CON IL DIRETTORE DI ESCURSIONE
DESCRIZIONE
Il percorso inizia da fontana Lazzaro, dall’area pic-nic caratterizzata da grandi cerri;
Il Cerro (Quercus cerris) è un grande albero che può arrivare a 35 m di altezza con un diametro del tronco che di conseguenza supera il metro. Non è longevo come altre querce (Rovere e Farnia per esempio). Il tronco è dritto e slanciato da cui partono branche robuste, le più basse sono a andamento orizzontale e corte, poi diventano sempre più ascendenti e sinuose. La chioma dapprima è ovale, poi diventa globosa e mediamente densa.
– Fontana Lazzaro si raggiunge dall’abitato di Villa nel comune di Liberi, ubicazione nei pressi dell’incrocio delle strade provenienti da Pontelatone-Treglia, da Castel di Sasso ed appunto da Villa.
Il monte Friento fa parte della catena dei monti Trebulani.
-Il panorama che si osserva in vetta è piu’ o meno uguale a quello che si osserva sull’intera catena dei Trebulani e cioè:
<il mar Tirreno, il Vesuvio, le isole campane, i monti del Partenio, del Taburno, del Matese e del Maggiore fino a Roccamonfina.>
nota per la difficoltà “E”
-La seconda parte del percorso essendo su rocce necessita avere scarpe da trekking e bastoncini telescopici.
– Escursionistica: richiede un certo allenamento per la lunghezza del percorso e/o dei dislivelli da superare che normalmente è compreso tre i 500 e 1000 metri. E’ un itinerario che si snoda su sentieri di ogni genere quasi sempre segnalati, su tracce evidenti, ma anche su pascoli e non presenta di norma tratti esposti o, nel caso di brevi passaggi o traversate su ripidi pendii con protezioni come barriere o cavi. Può richiedere un certo senso di orientamento e conoscenza del terreno montagnoso e necessita di un allenamento alla camminata e di calzature ed equipaggiamento adeguato |