Domenica 18 Marzo 2018
Monti Lattari
” La via Minerva e la terra delle sirene”
Termini – San Costanzo – Punta Campanella – Termini
DISLIVELLO: 460 m DURATA: 5h DISTANZA: 9,50km
TIPOLOGIA DI SENTIERO: A DIFFICOLTA’: EE
NB. La partecipazione è riservata ai soci allenati a causa della presenza nel primo tratto di qualche strapiombo e di roccette che possono diventare scivolose in caso di pioggia.
DIRETTORI DI ESCURSIONE:
Antonio Matrone – 346 2416866 Graziana Santamaria – 335 5421455
APPUNTAMENTO:
App.to con auto proprie di fronte al centro Laser di Castellammare di Stabia alle ore 8.00, oppure nella piazza di Termini alle ore 9.00. Partenza dalle due località alle ore 8.15 e alle ore 9.15.
EQUIPAGGIAMENTO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati”, giacca a vento e/o mantellina antipioggia, bastoncini telescopici,e acqua almeno 1,5l.
PERCORSO AD ANELLO: Termini – Cappella di San Costanzo – Punta Campanella – Termini
DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO: Il ns itinerario parte da piazza Santa Croce a Termini in direzione Punta Campanella. Si imbocca via Campanella e la si percorre per circa 100m in discesa e si giunge all’incrocio con la rotabile via del Monte a sinistra che percorreremo fino al crinale di Monte San Costanzo attraversando dei piccoli tratti tra l’abitato di Termini che, con scale in pietra e piccoli sentieri, ci permetteranno di tagliare i tornanti della rotabile ed essere in circa 30 minuti sul crinale.
Una volta raggiunto il crinale svoltando a sinistra raggiungeremo la Cappella di San Costanzo e il punto panoramico con vista sui golfi di Napoli e Salerno e sulle cime più alte dei Monti Lattari dove potremo ammirare il Monte Molare, il Monte Canino e il Monte Catello che compongono il complesso del Monte Sant’Angelo ai tre pizzi.
Dopo una breve sosta percorreremo, questa volta in discesa, la lunga scalinata che dalla cappella di San Costanzo ci condurrà fino alla sella e, attraverso la pineta, ci condurrà all’ultimo tratto del sentiero 300 (alta via dei Monti Lattari) denominato Pezzalonga che parte dalla stazione radar dell’ENAC. Sulla sinistra potremo ammirare la Baia di Jeranto dove possiamo identificare la ben conservata Torre di Montalto e i tre pizzi Punta Penna, Montalto e Mortella che sembrano molto simili alla forma di un rapace e da cui potrebbe derivare il nome della baia (jerax – rapace). A questo punto ci troviamo all’inizio del sentiero più suggestivo e selvaggio che presenta dei piccoli tratti esposti e scivolosi per la presenza di rocce molto levigate e polverose, pertanto raccomandiamo la massima attenzione in questo tratto data anche la difficoltà di percorrerlo in notturna. Al termine il sentiero Pezzaloga si innesta sull’antica via Minervia che imboccheremo a sinistra per un breve tratto per poi giungere a Punta Campanella.
Punta Campanella luogo in cui nell’antichità sorgeva il tempio di Atena – Minerva. Il Promontorio Ateneo, come lo chiamavano i greci, ha ospitato nel corso dei secoli, per ragioni di culto o militari, templi e stazioni di commercio, opere difensive e ville patrizie. Oggi, però, non resta quasi nulla di queste opere.
Nei pressi della torre c’è un’antica scalinata, che insieme ad una scala in legno ed una ferro e con delle corde a supporto, conduce fino alla grotta delle Sirene, grande cavità con suggestiva vista sul mare e sulla baia di Jeranto. Lungo questa discesa a mare è scolpita, sulla parete rocciosa, un’epigrafe rupestre in lingua osca del II secolo a.C., scoperta nel 1985 dal prof. Mario Russo, che menziona i nomi dei tre Meddices Minervii (Magistrati di Minerva) che appaltarono i lavori di costruzione dell’approdo e della scala di levante che conduceva al santuario.
A questo punto faremo una sosta nei pressi dell’antica torre di Punta Campanella e del nuovo faro dove consumeremo il nostro “pranzo a sacco” ammirando l’affascinante Capri che “sorge” dal mare e ascoltando il dolce suono delle onde.
Sarà necessaria circa un’ora, percorrendo l’antica via Minervia (ancora parzialmente pavimentata con il basolato romano), per fare ritorno a piazza Santa Croce. E’ questo il momento più rilassante dell’intera passeggiata, l’occasione ideale per contemplare quello scenario che un tempo fu il regno delle mitiche Sirene e della navigazione di Ulisse. Durante la salita sarà bene voltarsi indietro per ammirare il Monte San Costanzo. Dopo poche centinaia di metri potremo scorgere la Torre di Fossa Papa, e successivamente percorreremo l’ultimo tratto che affaccia sulla spettacolare cala di Mitigliano.
FLORA E FAUNA: La fauna presente in questo tratto di costa è principalmente nascosta nei paesaggi subacquei dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, tra i più belli del Mediterraneo. La pianta marina più diffusa è la Posidonia oceanica, tra le cui fronde vive una miriade di organismi: ricci, stelle di mare, molluschi, cavallucci di mare, scorfani, labridi, castagnole, salpe ed anemoni di mare multicolori. Inoltre in questo meraviglioso scenario marino si muovono anche numerose specie di pesci tra i quali cefali, latterini, guarracini neri, saraghi, spigole e orate. Lungo questo tratto di costa è poi possibile individuare anche il Gheppio, il Falco Pellegrino, la Poiana e lo Sparviero questi ultimi osservabili durante gli spostamenti migratori. La flora è principalmente composta da arbusti nani e poco addensati. La roccia si presenta spoglia o popolata da specie particolarmente resistenti ai fenomeni erosivi ai quali sono esposte le pareti calcaree: pioggia, vento e mareggiate. Pian piano che la nostra passeggiata si allontana dal mare per avvicinarsi all’abitato di Termini il paesaggio si colora dell’intensa macchia mediterranea, presente in tutte le sue specie: Mirto, Lentisco, Rosmarino e Ginestra. Le specie arboree più diffuse in questa zona sono il Leccio, il Corbezzolo, la Roverella e il Carrubo.
PUNTI D’ACQUA: A piazza Santa Croce a Termini è presente una fontanella pubblica o “La casa dell’acqua” (per usufruirne è necessaria moneta spicciola).
AVVERTENZA: I direttori di escursione si riservano di modificare in parte l’itinerario, di annullarlo in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati. I cani sono ammessi ma rigorosamente al guinzaglio.
ISCRIZIONI: I non soci, che intendono partecipare all’escursione, devono comunicare, entro il giovedì precedente, i propri dati anagrafici ai Direttori di Escursione per la stipula dell’assicurazione giornaliera al costo di Euro 6,00.
Dice che domenica il tempo sara´pessimo, non si potrebbe spostarla?
Bellissima la descizione del percorso. Mi sembrava di rifarlo.