DOMENICA 15 SETTEMBRE 2019
MONTI ERNICI
-PIZZO DETA-
DIRETTORE DI ESCURSIONE:
PASQUALE IADICICCO 366 4637643
-difficoltà: EE
-località quota partenza – Prato di Campoli
-coordinate 41° 46’ 13” N- 13° 29’ 33” E-
-quota vetta/quota massima (m)2064-
-dislivello salita totale (m) 1,000 circa
-lunghezza 10 km circa
durata escursione 6/7 ore escluse le soste
Per accedere alla località :
-A1 uscita Ferentino, poi superstrada per Sora uscita Veroli, dal paese provinciale per Casamari, dopo 2,5 km bivio a sx per Prato di Campoli.
L’escursione si fara’ solo se arriveranno adesioni al direttore di escursione mediante telefonata o messaggio sms entro il giorno 13-09-2019 con il quale si deve concordare uno dei luoghi per il ritrovo come di seguito si specifica:
APPUNTAMENTI:
Raduno n° 1 – CASELLO AUTOSTRADALE DI CASERTA NORD presso area di parcheggio del “Caseificio Sagliocco” alle ore 7,00-
Raduno n° 2 – Località Pozzi Vecchi di Prato di Campoli (1035 m slm)
INIZIO ESCURSIONE ore 9,15-
DESCRIZIONE
Pizzo Deta è una cima dei Monti Ernici che sono una breve catena montuosa del Subappennino laziale, che si estende in direzione est-ovest ed è delimitata a nord dai Monti Cantari e dalla valle dell’Aniene, ad est dalla valle del Liri, a sud ed a ovest, dalla Valle del Sacco.
Costituiscono il confine naturale tra il Lazio e l’Abruzzo con versanti conseguentemente esposti ad ovest (più articolati e meno ripidi) e ad est (più diretti e ripidi).
Le cime sono alte mediamente 2000 metri, la più alta è quella del Monte del Passeggio (2064 m) seguito dal Pizzo Deta (2041 m), Monte Fragara (2006 m) e Monte Ginepro (2004 m) costituenti nel loro insieme il massiccio meridionale (Gruppo Pratelle – Prato di Campoli).
L’inizio escursione comincerà dai Pozzi Vecchi di Prato di Campoli (1035 m slm) ,poi in progressione ↓
-Salita nella Valle delle Vacche fino a Forca Palomba (1550 m slm),con successive salite ↓
1-al monte delle Scalelle (1837 m slm);
2-al monte Fragara ( 2005 m slm) ;
3-al monte del Passeggio ( 2064 m slm);
4- a Pizzo Deta ( 2041 m slm).
Dalla vetta si gode di un panorama mozzafiato, da un lato il versante Abruzzese con la Valle Roveto, la Piana del Fucino, il Gran Sasso, la Majella e il Marsicano, dall’altro la piana Frusinate, i Monti Lepini e nelle giornate più limpide il Monte Circeo e le Isole Pontine. Inoltre girando lo sguardo verso il crinale, si vedono evidenti il Monte Passeggio e il Monte Fragrara.
-In vetta si sosterà per circa un’ora(meteo permettendo) per godere dei magnifici paesaggi circostanti.
TEMPI DI PERCORRENZA: Ore 6/7 di cammino effettivo (tempo variabile in relazione al numero e capacità dei partecipanti) per circa 10 km di percorso totale.
EQUIPAGGIAMENTO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati”, giacca a vento, mantellina antipioggia, pranzo a sacco ed acqua(almeno due litri), lampada frontale,bastoncini telescopici,crema solare protezione da 30 in poi;
AVVERTENZA: Il direttore di escursione si riserva di modificare in parte l’itinerario, di annullarlo in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero poco adatte alle capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.
-L’escursione è riservata ai soli Soci CAI in regola con l’iscrizione anno 2019.
-Considerata la difficoltà escursionistica si richiede un buon allenamento e forte motivazione-
Per chi vuole,si puo’ portare l’amico a quattro zampe ,sempre che il peloso sia allenato.
Si comunica che le linee telefoniche in zona sono scarse, e,pertanto a buon intenditore poche parole.
09-settembre 2019-
Leggere per chi ancora non conosce la classificazione delle difficoltà escursionistiche
Simbologia Difficoltà Escursionistiche
EE = “percorso per Escursionisti Esperti”
Itinerari generalmente segnalati ma che richiedono capacità di muoversi su terreni impegnativi. Sentieri o tracce su terreni impervi e infidi (pendii ripidi, scivolosi
di erba, misti di rocce ed erba, roccia, detriti). Terreni vari, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche. Sono compresi percorsi attrezzati e vie ferrate fra quelle di minor impegno ma per le quali è necessario l’uso dei dispositivi di autoassicurazione. Restano esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e all’apparenza senza crepacci.
Necessitano di esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro, assenza di vertigini e una certa attitudine all’esposizione; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica devono essere adeguati.