Escursione 12 febbraio

Escursione 12 febbraio

Escursione 12 Febbraio 2017

Monti Lattari

Intorno al colle delle Vene

DIFFICOLTA’: EE

AVVERTENZE: l’escursione si svolge su sentieri con tratti leggermente esposti e scoscesi; è quindi indirizzata ad escursionisti esperti, con passo fermo e privi di vertigini.


RESPONSABILI: Matteo Pisacane – 334.7056734; Elio Dattero – 333.4229210

PERCORSO AD ANELLO: Palasport di Agerola – Campora (Scialli)– Pontechito (916 m)- Monte Ciavano (1031 m.) – Sella (810 m) – Fic’ ‘a Noce (470 m.) – Imbarrata (1064 m.) – Acqua di Bolvito (900 m) – Campora (Scialli) – palasport di Agerola

DISLIVELLO: 900 m DURATA: 5,00 ore LUNGHEZZA: 15 km

AVVERTENZA: L’escursione si svolgerà solo in caso di bel tempo. L’eventuale annullamento sarà in ogni caso comunicato sul Sito e sui social. I responsabili dell’escursione si riservano di modificare l’itinerario, o annullare l’escursione, anche senza preavviso, qualora non sussistano, a loro giudizio, le condizioni di sicurezza indispensabili al suo svolgimento come da programma. Si riservano, inoltre, di escludere i partecipanti non ritenuti idonei ad affrontare le difficoltà o che siano insufficientemente equipaggiati. I non soci saranno ammessi all’escursione esclusivamente previo pagamento di € 6,00 per polizza infortuni e soccorso alpino, da versare in sede entro il venerdì precedente l’escursione.
EQUIPAGGIAMENTO:

abbigliamento da montagna a strati, scarpe da trekking, giacca impermeabile o mantellina antipioggia, copricapo, almeno 1,5 litri di acqua, utili le ghette, utili i bastoncini da trekking.
APPUNTAMENTO:

A Castellammare di Stabia, al viale Europa alle 7:45; i direttori aspetteranno direttamente ad Agerola alle ore 08.30 presso il Palazzetto dello sport di Campora
COME RAGGIUNGERE IL LUOGO DELL’APPUNTAMENTO:

da Castellammare/Gragnano: Si segue la SS 366 per Agerola e, attraversato il traforo, si prosegue fino all’incrocio do S. Maria dove si svolta in direzione San Lazzaro. Si prosegue lungo Via Cardinale Brancati che proseguendo diventa Via delle sorgenti, fino a raggiungere sul lato destro della strada, poco prima di arrivare alla piazza di Campora il palazzetto dello sport “Alfonso Criscuolo” nel cui spazio antistante si parcheggia.
da Amalfi/Conca dei Marini: raggiunta Agerola, si continua in direzione Castellammare/Napoli fino all’incrocio do S. Maria dove si svolta in direzione San Lazzaro. Si prosegue lungo Via Cardinale Brancati che proseguendo diventa Via delle sorgenti, fino a raggiungere sul lato destro della strada, poco prima di arrivare alla piazza di Campora il palazzetto dello sport “Alfonso Criscuolo” nel cui spazio antistante si parcheggia
NOTE DESCRITTIVE:

Si tratta di un percorso ad anello che permette, date le sue caratteristiche di svolgimento su sentiero per lo più non CAI, ma sempre e comunque su buona traccia, di osservare una prospettiva diversa, sconosciuta ai più della zona alta delle Ferriere. Sarà possibile osservare lungo il tragitto di discesa verso Fic’ ‘a noce, un ricovero ricavato all’interno di una cavità rocciosa. e la più alta cascata dei Monti Lattari (ca. 200 metri di salto) che però essendo stagionale e soggetta a regime torrentizio sarà visibile solo se la portata d’acqua sarà sufficiente. Sarà inoltre possibile osservare altre interessanti cascate situate in valli laterali e generalmente nascoste alla vista. Nel percorso di risalita verso l’Imbarrata sarà possibile osservare alcune vecchie opere di ingegneria idraulica (Acquedotto del Ceraso).
Querce e castagni sono le specie arboree prevalenti in zona.

Anche la fauna è molto ricca di specie: lepre, cinghiale, volpe, riccio, talpa, quercino, moscardino, biacco, saettone, vipera, cervone, biscia, donnola, faina e, sebbene molto raro, il tasso. Di grande importanza è la presenza della salamandrina dagli occhiali, anfibio raro ed endemico italiano.
DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO:

Si parte dal Palazzetto dello sport di Campora per raggiungere in breve la località Scialli sita lungo la Via Traforo/Radicosa.

Di qui si imbocca una bella mulattiera che raggiunge in breve tempo la localita Pontechito dove incrociamo il sentiero CAI 301 proveniente dalla Sella di Monte Murillo e che condurrebbe fino alla località Croce di Scupolo. Lo si ignora per imboccare una buona traccia di sentiero che conduce alla sella che divide il Colle delle Vene dal vicino Monte Ciavano, raggiunta la vetta di quest’ultimo, per successive tracce di sentiero si raggiunge una ulteriore sella (quotata circa 800 m), prima delle due selle che dividono il Monte Ciavano dal Monte Molignano.

Per un’ottima traccia di sentiero si comincia la discesa lungo il versante sud dei Lattari fino a raggiungere un enorme sgrottamento dove, all’interno della parete, è stato ricavato un piccolo rifugio.

Si raggiunge, se visibile, la cascata proveniente dalle pendici del Ciavano e che nei momenti di maggior portata effettua un salto di circa 200 metri.

Da qui, tramite una traccia di sentiero, si intercetta prima il vecchio sentiero CAI 01, ormai abbandonato a favore di una traccia leggermente più in basso che costituisce l’attuale sentiero CAI 301, che si raggiunge in breve.

Di qui si arriva rapidamente a Fic’ ‘a noce dove abbandoniamo il sentiero CAI a favore di un sentiero che si inoltra nel fondo della valle per risalire inizialmente la cd. Lama dei Gatti. Sarà possibile, durante la salita, esplorare alcune vallette laterali per visitare alcune interessantissime cascate.

Si superano alcuni impianti del vecchio Acquedotto del Ceraso, fino a raggiungere un casotto in cemento nei pressi del quale si abbandona la traccia principale che condurrebbe all’acqua Vrecciara in favore di una meno evidente traccia che con moderata salita incontra altre evidenze dell’acquedotto fino a raggiunge la località Imbarrata.

Di qui, per sentiero non segnato ma ottimo (in parte vecchia mulattiera), si ritorna al punto di partenza passando per la sorgente dell’acqua di Bolvito.
ATTIVITA’ POMERIDIANA POST ESCURSIONE (facoltativa): Nel pomeriggio, al termine dell’escursione, verrà effettuata una visita guidata al Museo civico di Agerola sito in località Pianillo, guidata dal prof. Aldo Cinque.

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