Domenica 1 Luglio 2018
MONTE VIRGO (M 620)-ASCESA DA CASTEL MORRONE(M.251)
Difficoltà: E
DIRETTORE DI ESCURSIONE :PASQUALE IADICICCO:TEL.3664637643
Lunghezza percorso km 10,00
L’ESCURSIONE SI FARA’ SOLO SE ARRIVERANNO ADESIONI AL DIRETTORE DI ESCURSIONE MEDIANTE TELEFONATA O MESSAGGIO SMS ENTRO IL GIORNO 30.6.2018;
APPUNTAMENTO USCITA CASELLO AUTOSTRADALE DI CASERTA NORD 0RE 8,30
-La salita su Monte Virgo(Catena dei colli Tifatini) partira’ da Castel Morrone lungo sterrata e poi sentiero non contrassegnato Cai attraversando uliveti e vitigni .
Arrivati al valico di torre Lupara,gireremo a sx per salire fin sulla cima di monte Virgo lungo la sterrata classica di salita.
Meraviglioso il panorama dalla cima, da dove ammireremo un vasto panorama: visuale sui monti del Matese, massiccio Taburno-Camposauro, Vesuvio, e mar Tirreno comprese le isole.
Poi si scenderà , per visitarlo, nel borgo medievale di Casertavecchia (frazione di Caserta) che sorge alle pendici dei monti Tifatini a circa 400 metri di altitudine che dal 1960 è tra i monumenti nazionali italiani.
Le origini di Casertavecchia sono ancora incerte, ma secondo alcune informazioni estrapolate da uno scritto del monaco benedettino Erchemperto, Historia Langobardorum Beneventanorum già nell’anno 861 d.C. esisteva un nucleo urbano denominato Casa Hirta (dal latino: “villaggio posto in alto”).
Cenni Storici (da Wikipedia)
Il borgo ha subìto nel corso della storia varie dominazioni.
Originariamente appartenente ai Longobardi, Landolfo dei Longobardi di Capua alla morte del padre, il conte Landone, s’impossessa della città; ma lo zio, Pandone il Rapace riesce ad agguantarlo, dopo l’863 Casertavecchia fu occupata dal figlio del Rapace, Landolfo. Ma solo nell’879 con l’altro figlio del Rapace, Pandolfo, comincia la serie dei conti di Caserta.
A seguito delle incursioni saracene e alle devastazioni delle città della pianura, gli abitanti e il clero delle zone circostanti, in particolare quelli della scomparsa città di Calatia, trovarono in Casertavecchia, protetta dalle montagne, un rifugio sicuro.
In questo periodo la popolazione aumentò ancora con la costruzione dell’attuale cattedrale, consacrata al culto di San Michele Arcangelo. Con alterne vicende il borgo passò sotto la dominazione sveva con Riccardo di Lauro (1232–1266), il quale accrebbe l’importanza del borgo anche da punto di vista politico.
Nel 1442 il borgo passò sotto la dominazione aragonese, iniziando così la sua lunga e progressiva decadenza: a Casertavecchia restarono solo il vescovo e il seminario.
Con l’avvento dei Borbone e la costruzione della Reggia, Caserta diventa il nuovo centro di ogni attività a scapito di Casertavecchia, alla quale, nel 1842, viene tolto il vescovado, anch’esso trasferito a Caserta.