Domenica 27 Maggio 2018
MONTE MARRONE (1.805m) E MONTE MARE (2.020m)
Difficoltà: EE
DIRETTORE DI ESCURSIONE:
PASQUALE IADICICCO 366 4637643
DISLIVELLO: 1000m DURATA: 7h soste incluse LUNGHEZZA: 15Km TIPOLOGIA:A/R
APPUNTAMENTO: Appuntamento con auto proprie ore 9.00 in Piazza di Castelnuovo al Volturno. Impostare il navigatore con il centro città di Castelnuovo al Volturno.
DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO: A partire dal centro abitato di Castelnuovo al Volturno si seguono le indicazioni turistiche per il “Monumento Nazionale ai Caduti” (dove faremo anche una piccola tappa) e si prosegue per la località Santa Lucia percorrendo una strada asfaltata per circa 6 km fino ad arrivare ad un parcheggio sterrato sulla destra con annessa area attrezzata per pic-nic dotata di una fonte/abbeveratoio in pietra (quota 1000 mt slm circa) Il percorso inizia sulla strada asfaltata che costeggia il parcheggio e, dopo pochi metri, diventa una comoda ed ampia mulattiera che risale la faggeta di Colle Rotondo. Il percorso si snoda per la maggior parte attraverso boschi di faggio dove si nota la presenza di alcuni esemplari ultrasecolari bellissimi. A quota 1.740 mt circa si arriva al Passo della Montagnola e poi subito si esce su un ampio pianoro, dal quale si osserva la vetta del Monte Marrone sulla cui sommità è stata eretta una grande croce Metallica sormontata da una grande aquila di bronzo con inciso il motto “tût per l’Italia” ricordando l’impresa del Battaglione Alpino Piemonte.
L’ultima propaggine del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, nel punto d’unione delle tre regioni, forma un angolo poco conosciuto alla maggior parte degli escursionisti; le Mainarde: di natura calcarea con verdi praterie d’altura e sorgenti. Il gruppo montuoso ha uno sviluppo da Nord-Ovest a Sud-Est e parte dal Passo dei Monaci 1967 m (ai piedi del Monte la Meta) con cime che spesso superano i 2000 metri: la Metuccia 2105 m, Monte a Mare 2160 m, Cima a Mare 2014 m, Coste dell’Altare 2075 m, Cappello del Prete 2013 m, Monte Cavallo 2093 m, Monte Forcellone 2030 m, Monte Mare 2020 m, Monte Ferruccia 2005 m e Monte Marrone 1805 m. Le ultime 3 cime(evidenziate in grassetto) sono testimoni di una battaglia avvenuta il 31 Marzo 1944 tra il Corpo Italiano di Liberazione e reparti tedeschi.
La battaglia di Monte Marrone il 31 marzo 1944 vide in combattimento il Corpo Italiano di Liberazione, comandato dal generale Umberto Utili nelle vicinanze di Cassino. Nell’episodio reparti italiani appoggiati da unità marocchine operanti nelle vicinanze cercarono di costringere i tedeschi ad abbandonare monte Marrone e monte Mare, due alture della catena delle Mainarde. La battaglia fu una tappa della guerra di liberazione italiana. L’attacco alla cima alta 1806 mt fu sferrato in piena notte il 31 marzo dagli alpini italiani che con un colpo di mano la occuparono. Col Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.) erano schierati elementi del 3º Reggimento bersaglieri, precisamente il XXIX e XXXIII battaglione e la prima compagnia motociclisti del C.I.L. che nell’occasione guadagnarono una Medaglia d’argento al valor militare conferita al battaglione Goito; inoltre il Battaglione alpini “Piemonte” e i paracadutisti della Divisione paracadutisti “Nembo”, vennero impegnati nella battaglia; gli alpini raggiunsero l’obiettivo mentre i paracadutisti non riuscirono a scalzare i reparti tedeschi dalla vetta. I tedeschi il 2 aprile fecero una puntata esplorativa che si arrestò comunque ad 800 m dalle linee italiane, e il giorno dopo alle 5:30 iniziarono un attacco in forze, respinti dal fuoco degli italiani e dai campi minati posti a protezione delle loro linee; un nuovo attacco venne tentato il 10 aprile con tre battaglioni di Gebisgsjaeger (i reparti alpini tedeschi), uno dei quali riuscì a penetrare nelle linee italiane dando luogo ad una serie di corpo a corpo nelle trincee e minacciando di scalzare gli italiani dalla vetta, ma una nuova compagnia di alpini di rinforzo scongiurò il pericolo; il fuoco dell’artiglieria impedì l’afflusso di rinforzi tedeschi e gli italiani poterono riconquistare le postazioni cadute in mani avversarie. Su questa montagna è vissuto da Eremita il pittore francese Charles Lucien Moulin (lavoro’ con il grande Matisse) e defini il Monte Marrone una “roccia a picco sull’infinito”. Nei pressi della vetta esiste ancora la sua ”capanna” dove ha vissuto ed alla quale poi faremo una tappa per visitarla. Consiglio agli amici trekker di dedicare un po’ di lettura di approfondimento di come visse la sua vita il pittore/scultore Charles Lucien Moulin…sarà una sorpresa. Dopo la visita alla capanna di Charlers Lucien Moulin scenderemo nella sella sottostante per risalire la vetta del Monte Mare, ubicata proprio di fronte al Monte Marrone – quota 2.020 mt slm circa; La vista panoramica spazierà su tutta la catena delle Mainarde, ovvero, il Monte Mare, la Metuccia, il Monte Ferruccia, il Monte La Meta, e poi a seguire il Monte Greco, il Monte Marsicano Est, il lago di San Vincenzo al Volturno ecc; La bellezza del panorama che si osserva è veramente indescrivibile, le foto che scatteremo renderanno poco in confronto a tanta bellezza.
DOPO QUESTA ESCURSIONE TORNERETE DIVERSI…….e, a tal fine vi cito il pensiero di Anne Carson in partenza per il cammino di Santiago di Compostela: <Ero un animo forte. Guarda, cambierò ogni cosa, ogni significato. Mi feci lo zaino: calzini, borraccia, matite, tre taccuini vuoti. Non portai mappe. Non so leggerle – perché sigillare l’acqua che scorre? Dopo tutto, l’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso.>
CONSIGLIO DOPO ESCURSIONE: Alla fine dell’escursione sicuramente si ha sete di birra e per raggiungere il bar necessitano dieci minuti. Consiglio a chi puo’, di portarsi delle birre fresche in auto in borsa termica con ghiaccio. A fine escursione bere la birra seduti prima del ritorno a casa è un toccasana…ci risparmia lo stress di fermarci per strada. Cordiali Saluti.
TEMPI DI PERCORRENZA: L’escursione per lunghezza e dislivello è da catalogare come EE , quindi riservata a persone fortemente motivate e ben allenate. Il giorno 27 maggio alzate le chiappe dal letto e venite in questo paradiso, dopo la fatica le immagini delle bellezze viste vi ripagheranno di tutta la fatica.
EQUIPAGGIAMENTO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati”, giacca a vento o mantellina antipioggia, pranzo a sacco ed acqua, lampada frontale e bastoncini telescopici.
AVVERTENZA: Per partecipare all’escursione è necessario avvisare il Direttore di Escursione per questioni organizzative e di comunicazioni. Il direttore di escursione si riserva di modificare in parte l’itinerario, di annullarlo in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati. I cani sono ammessi ma rigorosamente al guinzaglio.
ISCRIZIONI: I non soci, che intendono partecipare all’ escursione, devono comunicare, entro il giovedì precedente, i propri dati anagrafici al Direttore di Escursione per la stipula dell’assicurazione giornaliera al costo di Euro 6,00.
Chi non ha la copertura assicurativa CAI non può partecipare all’escursione.