Intersezionale CAI Napoli e CAI Stabia
da Venerdì 21 a Domenica 23 Luglio 2017
Parco Nazionale del Pollino
Monte Alpi (m 1900) – Serra delle Ciavole (m 2130) – Monte Pollino (m 2267)
DIRETTORI DI ESCURSIONE:
FRANCO BLOISI CAI Napoli 333 4278390
MASSIMO CESARO CAI Stabia 338 9264905
GIUSEPPE ERCOLANO CAI Stabia 393 4273868
Di seguito il programma dettagliato…
VENERDI’ 21 luglio
ore 7,30 – appuntamento a C/Mmare di Stabia nei pressi della Clinica Villa Stabia e partenza con auto proprie, arrivo al punto di partenza della escursione al Monte Alpi alle ore 9.30-10,00 circa, dopo l’escursione trasferimento a Viggianello / Mezzana Salice e sistemazione presso l’Hotel Ristorante “Mulino Iannarelli” (www.mulinoiannarelli.com);
– Costo trattamento di 1/2 pensione pari ad € 60,00 a persona per notte in camera doppia, € 55,00 in tripla e € 50,00 in quadrupla, comprendente: sistemazione in camera con bagno, prima colazione e cena composta da tre portate e dessert (bevande escluse), eventuale camera singola € 80,00 per notte;
ore 20,00 – cena presso Ristorante dell’Albergo;
SABATO 22 luglio
ore 07,30 – prima colazione in albergo;
ore 08,00 – partenza con auto proprie per l’escursione alla Serra delle Ciavole dal Santuario della Madonna del Pollino;
ore 18,00 circa – rientro dall’escursione;
ore 20,00 – cena presso Ristorante dell’Albergo;
DOMENICA 23 luglio
ore 7,30 – prima colazione in albergo;
ore 8,00 – partenza con auto proprie per l’escursione al Monte Pollino dal Colle dell’Impiso, al rientro dall’escursione (ore 16,00 circa) ritorno a C.mare previsto intorno alle ore 19,30;
Per effettuare la prenotazione è necessario versare una caparra di € 50,00 (cinquanta) in contanti, direttamente ai Direttori di escursione, oppure mediante Bonifico Bancario sul c/c Cariparma IBAN IT50 H062 3040 2600 0005 6526 083 intestato a Massimo Cesaro, con la causale “Pollino luglio 2017”.
TERMINE PERENTORIO PRENOTAZIONI ENTRO IL GIORNO 08 LUGLIO 2017
PER PRENOTAZIONI ED INFORMAZIONI SI PREGA CONTATTARE AL PIU’ PRESTO I DIRETTORI DI ESCURSIONE
————————————————–
DESCRIZIONE ITINERARIO AL MONTE ALPI :
Dal Parcheggio di Bosco Favino (1330 m), superata una sbarra, seguiremo una breve stradella (0.5 km) fino al Rifugio Favino (1344 m). Dal Rifugio il sentiero si snoda in costante salita attraverso una faggeta. Il sentiero procede per un buon tratto in direzione S al fine di raggiungere la cresta ad una quota ragionevolmente inferiore alla vetta. A quota 1560 m, con una svolta ben segnalata, ci si dirige verso la cresta con una salita che diviene più impegnativa.
Al diradarsi del bosco (1720 m) ci si trova di fronte ad una formazione rocciosa emergente che si deve aggirare svoltando a sx (SE). Qui occorre prestare particolare attenzione perché il percorso è indicato dai segnali rosso/bianco CAI sulle rocce e alcuni nastri rosso/bianco, ma può essere utile aiutarsi con le mani per un paio di passaggi. Si procede quindi per un breve tratto al limitare della vegetazione prima di affrontare il percorso su roccette che porta sulla cresta del Santa Croce.
Giunti sulla cresta dal versante N ci troviamo a quota 1730 m con alla nostra sinistra (SE) una cima secondaria ed alla nostra destra (NW) la cima Santa Croce (1893 m). Da qui il percorso è tutto su roccette ed in cresta, comunque non esposta, ma molto assolata, almeno in estate e con cielo terso. In dipendenza del tempo a disposizione potremo raggiungere dapprima la cima Santa Croce. Il percorso diretto fin quì percorso copre in poco più di 3 km di costante salita il dislivello di circa 600 m tra Bosco Favino e Santa Croce.
A questo punto, in base al tempo disponibile, si potrà proseguire l’escursione verso l’altra cresta e la cima Pizzo Falcone oppure ritornare al Rifugio Favino seguendo lo stesso percorso fatto in salita.
Rispetto alla cima Santa Croce, la cima Pizzo Falcone si trova al di là di una sella erbosa (1815 m), sulla cresta “gemella” che si sviluppa inizialmente in direzione E-W per proseguire, oltre Pizzo Falcone, in direzione SE-NW. Il rientro è lungo il medesimo percorso.
DIFFICOLTA’ : E/EE
TEMPI DI PERCORRENZA: 5-6 ore andata e ritorno più le soste fino a Pizzo Falcone;
EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati” (data la quota è possibile trovare temperature rigide e qualche chiazza di neve anche in estate), pile, giacca a vento e/o mantellina antipioggia, occhiali da sole, pranzo a sacco, acqua (almeno 2 litri a persona), bastoncini telescopici, torcia;
DISLIVELLO E LUNGHEZZA: 730m in salita ed altrettanti in discesa per circa 8,4 km di sviluppo totale del percorso fino a Pizzo Falcone;
————————————————–
DESCRIZIONE ITINERARIO ALLA SERRA DELLE CIAVOLE :
Si parcheggiano le autovetture nei pressi del Santuario della Madonna del Pollino dove c’è un ampio parcheggio. Il sentiero si imbocca sulla sinistra del Rifugio Pino Loricato (1.532 m) e prosegue dapprima in lieve discesa sulle pendici della dorsale rocciosa di Madonna di Pollino, di seguito in salita e di nuovo in discesa all’interno del Bosco di Jannace, misto di faggi e abete bianco, fino a raggiungere il corso di Fosso Jannace (1.555 m), superato il quale inizia il segmento di circa un chilometro in discreta salita che porta all’ampia radura pianeggiante di Piano di Jannace (1.668 m).
Alla fine della radura, l’itinerario si immette nella stradella di servizio dell’acquedotto Pitt’ Accurc’ proveniente da nord, per proseguire in salita sulla stessa per 1.700 metri fino in prossimità di Fonte Pitt’Accurc’, ubicata alla base delle pendici di Serra di Crispo a 1.870 metri. L’itinerario prosegue in salita fino alla caratteristica Serretta della Porticella (1.950 m), cosparsa di maestosi ultrasecolari pini loricati.
Si prosegue su percorso pianeggiante che subito oltrepassa la Grande Porta del Pollino, con notevole vista sul versante orientale del Parco, e in breve arriva alla base delle prime pendici di Serra delle Ciavole, ove origina il corso del Frido.
Dal lato sud della Grande Porta del Pollino (1.950 m), il percorso si svolge tra imponenti esemplari di pini loricati, in ripida salita nel primo tratto fino alla Vetta Nord di Serra delle Ciavole (2.130 m). Si prosegue dapprima in discesa e poi in lieve salita fino alla vetta Sud (2.127 m). Il ritorno avviene sullo stesso percorso dell’andata
DIFFICOLTA’: E
TEMPI DI PERCORRENZA: 7-8 ore andata e ritorno più le soste;
EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati” (data la quota è possibile trovare temperature rigide e qualche chiazza di neve anche in estate), pile, giacca a vento e/o mantellina antipioggia, occhiali da sole, pranzo a sacco, acqua (almeno 2 litri a persona), bastoncini telescopici, torcia;
DISLIVELLO E LUNGHEZZA: 920m in salita ed altrettanti in discesa per circa km 15,6 di sviluppo totale del percorso;
————————————————–
DESCRIZIONE ITINERARIO AL MONTE POLLINO:
Si parcheggiano le auto sulla strada che dal Visitone và verso Piano Ruggio, in corrispondenza del colle dell’Impiso. Di qui, lasciando sulla sinistra la carrareccia che porta ai Piani di Vaquarro, si segue, alla piacevole ombra di una faggeta, il “Sentiero dei carbonai”, fino ad una radura. Di qui, risalendo il Valloncello di Viggianello si giunge fino alla fontana “Spezzavummola” e, proseguendo ai piani di Gaudolino. Senza entrare nel pianoro si percorre un sentiero che si inerpica verso sud mantenendo alla propria sinistra le pendici occidentali del monte Pollino. Dopo aver superato alcuni faggi isolati, si sale a mezza costa nella faggeta e poi su un costone ripido e roccioso dove ci si possono ammirare alcuni Pini Loricati secolari. Giunti su un pianoro erboso, mantenendo alle spalle le pendici del Pollino, si potrà spaziare con lo sguardo dal Pollinello a SW alla Serra Dolcedorme a SE. Si prosegue la salita in direzione NE su una traccia che si fa sempre meno evidente fino a scomparire del tutto. Si procede quindi sull’ampio e ripido costone passando nei pressi di un nevaio che talvolta resiste per tutta l’estate e, poco più avanti, si raggiunge la vetta del Pollino (2248 m).
Per il ritorno si scende in direzione S e poi SW fino alle pendici del Pollinello dove, all’inizio del bosco si incontra il (nuovo) “Patriarca” del Parco, un bellissimo pino loricato pluricentenario che con le sue enormi radici incorpora un grosso masso. Da qui si procede nel bosco prima verso W e poi, lasciandosi alle spalle il Pollinello, verso N fino a raggiungere i piani di Gaudolino da cui si segue il medesimo percorso fatto all’andata.
DIFFICOLTA’: E/EE
TEMPI DI PERCORRENZA: 5/6 ore andata e ritorno più le soste ;
EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati” (data la quota è possibile trovare temperature rigide e qualche chiazza di neve anche in estate), pile, giacca a vento e/o mantellina antipioggia, occhiali da sole, pranzo a sacco, acqua (almeno 2 litri a persona), bastoncini telescopici, torcia;
DISLIVELLO E LUNGHEZZA: 800m (circa) in salita ed altrettanti in discesa per circa 13 km. di sviluppo totale del percorso;
AVVERTENZA 1: nei pressi dell’albergo non è facile acquistare cibi e bevande, c’è un centro abitato molto piccolo, è quindi consigliabile portare da casa quanto necessario per il pranzo a sacco nei tre giorni di escursione oppure è possibile, per la seconda e terza escursione, usufruire di colazione a sacco predisposta dall’albergo. Per il primo giorno è necessario portare la colazione a sacco da casa.
AVVERTENZA 2: I direttori di escursione si riservano di modificare in parte gli itinerari in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati. Escursioni riservate ai soli soci CAI.