Lunedì 8 dicembre 2014
Gruppo Chianello – Vesole
(Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano)
Il sentiero delle chiese rupestri da Magliano Vetere
DIFFICOLTA’ : E/EE
Direttore di escursione:
Massimo Cesaro tel. 338 9264905
Appuntamento con auto proprie presso la Clinica Stabia (C.mare di Stabia) alle ore 8,00 oppure alla prima area di sosta all’uscita di Battipaglia della SA-RC (prendere all’uscita la direzione Paestum – Agropoli) alle ore 8,30/8,45 (circa).
TEMPI DI PERCORRENZA E LUNGHEZZA : 4/5 ore circa di cammino per 9 km. circa di lunghezza del percorso ;
EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati” (data la quota è possibile trovare temperature rigide anche in questa stagione), giacca a vento e/o mantellina antipioggia, pranzo a sacco, acqua, bastoncini telescopici, torcia ;
DISLIVELLO: 850 m. (circa) in salita ed altrettanti in discesa ;
DESCRIZIONE ITINERARIO : Il percorso prevede la visita dei due Santuari Rupestri incastonati nella roccia che dominano gli abitati di Magliano Vetere e Capizzo. La partenza è prevista da Magliano Vetere (m. 648) da cui saliamo dapprima alla Cappella Rupestre di Santa Lucia (m. 740) che sorge nei pressi della Rupa Rossa. La frequentazione del sito è testimoniata da ritrovamenti archeologici e dalla frequentazione di monaci anacoreti delle grotte presenti nei pressi. Anche la Cappella di S. Lucia sorge a ridosso di una grotta (come quasi sempre avviene per le cappelle rupestri) ed è costituita da due ambienti contigui con altare in muratura. La cappella fu ingrandita nel 1945 come ricorda una piccola lapide presente all’interno. La cappella antica si apre sul lato sinistro ove, sulla sinistra dell’altare, c’è l’imboccatura dello stretto antro. Sulla destra, dietro l’altare, è possibile scorgere due antichi affreschi. La grotta termina in una grande cavità, molto profonda, che si ritiene inesplorata.
Dopo questa breve visita, ritornati sul percorso, continuiamo a salire lasciando sulla destra il sentiero che scende verso la valle del fiume Calore o prosegue lungo la Rupa Rossa verso l’abitato di Magliano Nuovo. Proseguendo invece sulla sinistra seguiamo il percorso, dapprima in salita (ripido) poi in discesa, sul filo di cresta, fino ad un tornante (m. 778) della via interpoderale asfaltata che salendo dal paese di Magliano Vetere conduce ad un castagneto.
Da questo punto seguiamo il sentiero in ascesa sulla ns. sinistra, molto evidente ed a tratti panoramico, in una rigogliosa lecceta. Sulla ns. sinistra godiamo di bellissimi scorci sul Monte Stella e sulla valle dell’Alento. Il gruppo montuoso Chianello-Vesole è infatti uno spartiacque tra le valli del fiume Alento e quella del fiume Calore sul versante opposto della montagna. Sulla destra, sempre percorrendo il sentiero alle pendici dei Monti Faito e Rupe della Noce, possiamo a tratti scorgere le grotte e le cavità che caratterizzano questo versante della montagna. Dopo 1 ora / 1 ora e trenta circa giungiamo alla Cappella di S.Mauro (monaco Benedettino del VI secolo principale discepolo di S. Benedetto da Norcia)(m. 1010 circa di quota).
Ad essa si perviene più direttamente con ripido percorso dall’abitato di Capizzo, frazione di Magliano Vetere. Purtroppo la cappella non è visitabile : è chiusa e viene aperta ogni anno in occasione della festa di S. Mauro l’undici luglio. E’ possibile però apprezzarne la magnificenza leggendo gli ottimi cartelli illustrativi realizzati dal Comune posti nei pressi. Appare subito evidente che il Santuario di S.Mauro è un grande edificio al quale si accede da uno splendido portale in pietra del seicento. Si sviluppa su tre livelli partendo dalla grotta che originariamente ospitava l’altare del santo. L’altare è sormontato da una piccola nicchia nella quale è custodita la statua di S. Mauro. Si narra che si stata rinvenuta in un antro profondo che ancora si può vedere dietro l’altare, a fianco al pozzo di acqua sorgiva cui vengono attribuiti poteri miracolosi. Nel giorno della festa patronale i fedeli si recano alla cappella dove attingono l’acqua che bevono o portano ai malati.
Lasciata la cappella continuiamo la salita fino al valico (m. 1057). Percorriamo adesso il tratto più impegnativo della gita : occorre infatti prestare un pò di attenzione alle roccette lungo le quali è necessario salire che possono diventare insidiose in caso di pioggia (EE). Niente paura in pochi minuti raggiungiamo il valico dal quale è necessario scendere in un castagneto (senza percorso obbligato) sul versante opposto, lambendo la pineta sulla ns. sinistra, fino a giungere ad una evidente pista battuta.
Raggiunta la pista svoltiamo sulla ns. destra e la seguiamo, incontrando dei giganteschi castagni, fin quando essa diventa asfaltata. Seguiamo ora la strada asfaltata in discesa che segue il versante opposto della montagna, rispetto al percorso d’andata. Scendendo volgiamo lo sguardo sulla sinistra verso la valle del Calore e su tutte le cime più belle del Cilento: gli Alburni, il Cocuzzo delle Puglie, il Motola, il Cervati etc. etc. Dopo una mezz’ora circa giungiamo nei pressi del tornante, incontrato all’andata dopo la visita alla cappella di S. Lucia. Continuiamo a scendere lungo i tornanti e presto ritorniamo all’abitato di Magliano Vetere ns. punto di partenza.
AVVERTENZE: Il direttore di escursione si riserva di modificare in parte l’itinerario, annullarlo in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.
ISCRIZIONI: I non soci potranno partecipare effettuando l’iscrizione e l’assicurazione obbligatoria entro il giovedì precedente (costo dell’assicurazione € 7,00), mentre per i soci è fatto obbligo di portare la tessera con il bollino dell’anno in corso.