Alpinismo Giovanile: 16 Giugno

Alpinismo Giovanile: 16 Giugno

Domenica 16 Giugno 2013

Da Termini alla Baia di Jeranto

Diff.E


Direttori di escursione: Pio Gaeta (335 6339741) Cristiano Longobardi (3891774343)

Ci si recherà con pullman sociale e con auto proprie. L’appuntamento è a Castellammare di Stabia alle ore 8.20 al Viale Europa (di fronte Clinica Villa Stabia).

Gli interessati alla partecipazione in pullman, sono invitati a confermare l’adesione entro e non oltre martedì prossimo 11 giugno, al direttore di escursione.

Il costo (stimato per il viaggio in pullman è di circa 6€/pp (sconto di 2€ per il secondo figlio) da versare ai direttori entro venerdì 14 Giugno.

I non soci, che intendono partecipare alla manifestazione devono comunicare i propri dati anagrafici ai Direttori di Escursione per la stipula dell’assicurazione giornaliera al costo di €7,00 entro venerdì 14 Giugno

EQUIPAGGIAMENTO: Scarpe da montagna con le suole scolpite, abbigliamento “a strati” (giubbotto antivento, maglietta, camicia, felpa, k-way, maglia di ricambio), zainetto, cappellino, crema solare, costume e telo mare, pranzo a sacco e molta acqua (almeno 1,5-2 litri a testa)

DURATA ESCURSIONE: 6 ore

RISCHI E RESPONSABILITA’: L’escursione è rivolta a studenti e ragazzi dagli otto ai diciassette anni. I ragazzi possono anche essere affidati agli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile. In quest’ultimo caso, il genitore (ovvero il tutore legale) deve far pervenire il modulo di autorizzazione allegato, entro il venerdì precedente ai direttori di gita oppure al numero di fax: 36335 6339741.

DESCRIZIONE ESCURSIONE: L’escursione ha origine nella piazza Santa Croce di Termini. Si percorre per un breve tratto via Campanella e poi si prosegue sulla sinistra seguendo via del Monte che è l’antica stradina che conduce al Monte San Costanzo. La si percorre in salita per circa mezz’ora, intersecando più volte la strada carrozzabile.

Si giunge su una sella sulla quale si trova la parte finale dell’Alta Via dei Monti Lattari che parte da Cava dei Tirreni. L’Alta Via fu percorsa per la prima volta in modo escursionistico dall’insigne meridionalista e socio della sezione di Napoli Giustino Fortunato nel 1877.

Con una breve deviazione sulla sinistra, attraverso antichi gradoni si arriva alla cappella di San Costanzo che si erge solitaria e visibile anche da lontanissima distanza sulla vetta dell’omonima cima posta ad una altitudine di 485 metri.

Da lì si gode di una vista bellissima : in direzione ovest di intravede Capri, mentre in direzione est si ammirano i Galli, i mitici scogli delle Sirene, Isca, Vetara, sotto di noi l’abitato di Nerano e la spiaggia del Cantone, ed in lontananza le guglie acuminate di Sant’Angelo a Tre Pizzi.

Sotto di noi in tutta la sua bellezza appare la suggestiva Baia di Ieranto con la ben conservata Torre di Montalto e con le sue tre punte ( Punta Penna , Punta Montalto e Punta Mortella) che la fanno somigliare ad un rapace.

Alcuni studiosi fanno risiedere l’origine etimologica del nome “ Jeranto” nella parola greca “Ierax” che significa appunto rapace, mentre altri la collegano al termine greco “Jeros” che significa “luogo sacro.

Da Monte S.Costanzo, un ripido sentiero  ci conduce a Nerano sulla via Jeranto.

Si passa accanto alla Villa Rosa (dove soggiornò Norman Douglas) e davanti ad una edicola votiva nella roccia. In alto sulla destra si scorge l’ingresso della Grotta delle Noglie.

La vegetazione progressivamente passa da terrazzamenti coltivati ad ulivo, alla esplosione di macchia mediterranea ed infine alla gariga.

Dopo un tratto in discesa tra muretti a secco si giunge sulla cresta di Sprito da dove la vista potrà spaziare da Capri con i Faraglioni, Punta della Campanella e Baia di Jeranto, il Golfo di Salerno fino a Punta Licosa, la Costiera Amalfitana, Vetara e Li Galli.

Al bivio per la torre cinquecentesca di Mont’Alto e Penna si imbocca la discesa verso il mare che si sviluppa lungo una vecchia scalinata molto dissestata (fare molta attenzione) sino ad arrivare alla spiaggia di Capitiello.

I partecipanti intervenendo alla gita sociale, accettano tali rischi e sollevano da qualsiasi responsabilità la Sezione CAI di Castellammare, i Direttori di gita ed i collaboratori per incidenti ed infortuni che si dovessero verificare durante l’escursione.

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