Domenica 8 luglio 2012
Gruppo del M. Cervati
(Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano)
Da Fonte Radicone alla cima di Mercori (1788)
per la valle di Mercori , discesa per la Croce di Vallivona
DIFFICOLTA’ : EE
N.B. ATTENZIONE : percorso a tratti ripido ed impegnativo, a volte in assenza di sentieri segnati, si richiede un buon allenamento, passo “sicuro” e buone capacità di procedere fuori sentiero, si evidenzia infine la necessità di percorrere con la propria vettura un tratto sterrato di circa 2-3 km. fino al luogo di partenza dell’escursione ;
Direttore di escursione: Massimo Cesaro tel. 338 9264905
Appuntamento con auto proprie presso la Clinica Stabia (C.mare di Stabia) alle ore 7,00 oppure al Motel Tempio all’uscita di POLLA sulla Autostrada Salerno – Reggio Calabria, alle ore 8,15 – 8,30 (circa).
TEMPI DI PERCORRENZA : 4–5 ore circa di cammino effettivo più le soste ;
EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati” (data la quota è possibile trovare temperature rigide anche in questa stagione), giacca a vento e/o mantellina antipioggia, pranzo a sacco, acqua (almeno 2 litri a persona), bastoncini telescopici, torcia ;
DISLIVELLO: 700 metri (circa) in salita ed altrettanti in discesa senza però conteggiare i numerosi saliscendi dell’escursione !! ;
DESCRIZIONE ITINERARIO : Dall’abitato di Piaggine si percorre la strada per il Monte Cervati , dopo 7-8 km. di asfalto ad un bivio si svolta a sinistra e si percorre un tratto sterrato (sulla destra si sfiora la sorgente di Fonte Radicone) giungendo con le auto ad uno spiazzo (m. 1060 circa) posto a circa 10 km. dal paese.
Parcheggiata la macchina si imbocca una evidente sterrata sulla destra che sale decisamente (segni bianco-rossi) lambendo le sorgenti del fiume Calore sulla sinistra . Superate le sorgenti si prende una deviazione sulla destra in corrispondenza di un tornante e si segue il sentiero che taglia a mezza costa la montagna fino a giungere ad una belle sella erbosa (m. 1400 circa) dove è possibile osservare diverse varietà di fiori di campo spontanei. Proseguendo con percorso in leggera discesa raggiungiamo la splendida radura della “Serra del Cretazzo” a quota m. 1330.
Da questo punto svoltando a sinistra si percorre la “Valle di Mercori”, la salita non è molto dura e conduce alla “Bocca delle Tre Fontane” a m. 1495 . Questo nome rievoca una sorgente ma non è altro che un piccolo rivolo che bagna il terreno circostante.
Ora la salita si fa più dura, la vegetazione dapprima più fitta man mano si apre fino allo scollinamento in una prima radura e poi in un’altra ancora più grande finché, all’improvviso, lo scenario si apre e appare una dolina carsica di dimensioni eccezionali.
Siamo alla “Dolina dei Gigantini” a 1598 metri d’altitudine, un “cratere” carsico di 200 metri di lunghezza e oltre 50 di larghezza eccezionalmente bello. La cima di Mercori è ormai vicina ma non la notiamo, dobbiamo attraversare la Dolina ed affrontare , subito dopo svoltando sulla sinistra, un pendio in ascesa privo di sentiero per giungere, con non poca fatica dopo un tratto molto ripido, sulla cresta del Mercori.
Ci basterà seguire quest’ultima sulla destra in lieve ascesa, ancora per dieci minuti, per giungere alla vetta posta a quota m. 1788 . Da questo punto panorama privilegiato verso la vetta di “sua maestà” il Cervati, impressionante e maestoso massiccio “culmine” della ns. regione con i suoi 1889 metri sul livello del mare.
Dalla cima del Mercori si affronta, con lo sguardo rivolto al Cervati, la ripida discesa, su terreno privo di sentiero, verso la sella della “Croce di Vallivona” che separa il versante di Piaggine da quello di Sanza. Giunti alla sella si svolta a sinistra su una facile sterrata. Dopo un centinaio di metri in discesa si incontra una radura dove a destra è posta la “Croce di Vallivona” che indica il percorso che conduce alla cima del Cervati (SI) da questo versante.
Da questo punto continuando a scendere sulla sterrata, dopo circa un’ora, si giunge al punto di partenza dell’escursione .
AVVERTENZA: Il direttore di escursione si riserva di modificare in parte l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.