Domenica 2 giugno 2024
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Cima del Lago Vivo (1963 m) dal Valico di Barrea
Difficoltà: E
Direttore: Pio Gaeta – 335.6339741
Tipologia: anello
Dislivello: 950 m
Durata: 7 ore
Appuntamento: alle 6:30 dal Viale Europa nei pressi Villa Stabia con auto proprie oppure alle 7:20 all’uscita autostradale di Caianello.
Si prega dare un cenno di adesione via Whatsapp specificando quanti posti auto sono disponibili, al fine di ottimizzare il trasferimento.
Equipaggiamento consigliato: Scarponi da montagna, mantella antivento/antipioggia, cappello, bastoncini telescopici, indumenti di ricambio, torcia frontale, cibo e acqua sufficienti per l’escursione (almeno 1,5l).
Descrizione dell’itinerario:
Il sentiero ha origine da un bottino di presa dall’acquedotto (Fonte Sambuco, 1141 m), si continua a piedi per una sterrata da cui guardando verso destra si ammira una splendida vista su Barrea e sul suo lago, camminando tra biancospini, rovi, aceri e cerri. Dopo circa 1 km si raggiunge la Sorgente delle Donne, sulla sinistra si imbocca in salita il sentiero K4 che, proseguendo in direzione Nord, entra nel suggestivo Vallone dell’Inferno. Il percorso, in costante salita, si immerge via via in una faggeta vetusta sempre più fitta e ombrosa. Il Vallone dell’Inferno è stretto a Est dalle pendici occidentali del Monte Serrone e a Ovest dal Monte Iannazzone (1738 m). Salendo, sul sentiero si ergono alcune bancate rocciose dalla strana conformazione che interrompono il tappeto di foglie tipico delle faggete: sono i primi segni delle estese formazioni calcaree che nella conca del lago costituiscono testimonianza degli effetti del carsismo della zona.
Gli ultimi tratti di salita sono sicuramente i più impegnativi e con alcuni zig-zag si raggiunge la Madonna delle Grazie dove il 2 settembre del 1940 fu posta incastonata su di una roccia una piccola effige della Madonna chiamata del Buon Passo, a protezione dei viandanti. In breve si raggiunge il punto più alto del percorso (1656 m) per poi ridiscendere nella meravigliosa conca prativa in cui è incastonato lo splendido Lago Vivo a 1591 m così chiamato perchè le sue dimensioni variano notevolmente durante l’anno sino quasi a scomparire a fine estate/inizio autunno.
Qui si presenta un maestoso spettacolo: partendo da ovest verso est, M. Iamiccio (2074 m), M. Petroso (2249 m), M. Altare (2147 m) e M.Tartaro (2191 m). Al margine orientale dell’Altopiano vi è la Fonte degli Uccelli che garantisce acqua in tutti i periodi dell’anno.
Si sale nuovamente seguendo ancora il sentiero K4 sino alla Cima di Lago Vivo per poi ridiscendere sul sentiero che aggira il Serrone sul lato orientale, attraversando splendide faggete e particolari conformazioni carsiche (campi carrellati). Chi volesse risparmiarsi i 250m circa di ascesa alla cima, può aspettare alla base. Tale sentiero si affaccia sulla Val Porcile, dove si origina il torrente Rio Torto, che va ad alimentare l’altro grande invaso artificiale della zona (oltre al Lago di Barrea): il Lago della Montagna Spaccata. Più avanti l’aspetto carsico del bosco termina mentre il sentiero prosegue in quota passando poco sopra scoscese balze. Aggirata una ultima costa inizia finalmente la discesa a valle che avviene sempre nella faggeta, sfiorando alcune piccole radure. In un paio di queste c’è una bella vista sul vicino lago della Montagna Spaccata. Al limitare di una zona aperta con pascolo di cavalli, il sentiero si trasforma in una pista sterrata, malagevole e sassosa e con questa ormai fuori dal bosco si ridiscende alla strada Barrea-Alfedena a 5 minuti dalle auto.
A V V E R T E N Z E
- L’escursione è aperta esclusivamente ai soci in regola con le quote 2024.
- I Direttori di escursione si riservano la possibilità di variare il percorso qualora fatti e situazioni contingenti rendano il percorso pianificato poco sicuro.
- I Direttori, per la loro responsabilità, si riservano di escludere dall’escursione i partecipanti non adeguatamente attrezzati e allenati.
Complimenti per la descrizione del percorso e degli ambienti