Escursione intersezionale con le Sezioni CAI di Napoli, Salerno e Popoli
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Monte Amaro di Opi (m 1862) da Val Fondillo
DIRETTORE D’ESCURSIONE
Nino Mastellone 328 6142798
TIPOLOGIA: AR – DIFFICOLTA’: EE – LUNGHEZZA: 12 Km – DISLIVELLO: 800 m – TEMPI DI PERCORRENZA: 6 h soste escluse
CRITICITA’: Percorso di cresta esposto
EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponi da montagna, bastoncini da trekking, abbigliamento escursionistico “a strati”, giacca a vento, mantellina antipioggia, pile, cappellino, occhiali da sole, protezione solare, pranzo a sacco ed acqua (almeno 2l), lampada frontale, eventuale ricambio completo da lasciare in auto
MEZZI DI TRASPORTO: Auto proprie
ISCRIZIONE: Entro le 20.00 di venerdì 24 maggio 2024. Escursione riservata ai soli soci in regola con l’iscrizione
APPUNTAMENTO: Contattare il direttore di escursione, anche per un reciproco, utile e necessario scambio di informazioni
DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO: Dalla val Fondillo dove parcheggeremo, si passa a fianco alla vecchia segheria di Opi; al bivio andare a sinistra. Si costeggia per un tratto il Torrente Fondillo, si superano alcune sorgenti che si trovano sulla sinistra tra la strada ed il ruscello, e si arriva presso il ponticello che attraversa il rio (1,8 Km dalla partenza). Qui c’è un quadrivio di sentieri; a destra si nota la piccola Grotta Fondillo. Si va a sinistra seguendo il sentiero F1, si passa il ponte e si piega subito a sinistra in direzione Nord costeggiando ancora per un tratto (in senso inverso rispetto a prima) il Torrente Fondillo. Dopo 500 metri si giunge ad un bivio (cartello escursionistico) e si prende a destra (Nord-Ovest). Percorsi un centinaio di metri si piega decisamente a destra, Est (altro cartello escursionistico), e si inizia a salire ripidamente con stretti tornanti nel bosco lungo l’ampia dorsale Ovest del Monte Amaro di Opi. Da alcune radure è ottimo lo sguardo sul paese di Opi e le montagne di Pescasseroli. A quota 1650 m circa si esce dal bosco e si sale in cresta nella località lo Stazzo (non è rimasto nulla dell’antico ovile tranne una macchia di verde intenso a Nord della linea di impluvio). Si continua a salire lungo la dorsale che ora si assottiglia e in alcuni punti si fa aerea. Raggiunta l’anticima, quota 1850 m, si scende dall’altra parte e si risale fin sulla vetta, quota 1862 m.