Biblioescursione 11 marzo

Biblioescursione 11 marzo

Sabato 11 marzo 2023

Monti Lattari

Intersezionale con il CAI di Salerno
Biblioescursione al tramonto
da Termini (323 m) a Punta Campanella
con lettura, durante l’escursione, di brani tratti da:
“Matilde e i Canossa” di Paolo Golinelli, Mursia Editore, 2021
In occasione del Convegno che si terrà a Salerno il 19/20 aprile 2023:

“Da Canossa a Salerno. Gregorio VII nell’Europa del Medioevo” per il 950° anniversario della salita al soglio papale del Papa Gregorio VII

DIFFICOLTA’: E

DIRETTORI DI ESCURSIONE:
Raffaele Luise (339.2040444) per Castellammare
Anna Maria Martorano (338.9498941) per Salerno

Appuntamento con auto proprie presso il Centro Laser di Castellammare di Stabia alle ore 13:30 oppure direttamente a Termini alle ore 14:30. Prenotazione obbligatoria per una pizza sociale (dopo l’escursione) contattando i direttori di escursione entro le ore 19:00 di venerdì 10 marzo.

TEMPI DI PERCORRENZA a/r (incluso soste): Ore 4 e mezzo circa

EQUIPAGGIAMENTO NECESSARIO: Scarponi da montagna, abbigliamento escursionistico “a strati” giacca a vento o mantellina antipioggia, bastoncini telescopici, pranzo a sacco ed acqua, lampada frontale.

DISLIVELLO: 400 m circa

DESCRIZIONE ITINERARIO: Percorreremo l’antica via Minerva (ancora parzialmente pavimentata con il basolato romano) partendo da piazza Santa Croce a Termini (frazione di Massa Lubrense). Si percorre dapprima un tratto asfaltato tra gli oliveti con vista sulla Baia di Mitigliano, prima di immetterci sulla vera e propria via Minerva. Il paesaggio, costruito dalla mano dell’uomo, è tutto strutturato a gradoni con muretti a secco in pietra che delimitano appezzamenti lunghi che seguono le linee di livello. Laddove gli oliveti cominciano a diradarsi si inizia a scorgere la torre di Fossa di Papa, che faceva parte dell’ampio sistema militare di torri di avvistamento e di difesa, costiero e collinare, realizzato nella seconda metà del XVI secolo durante il Viceregno spagnolo. Essa fu poi utilizzata, fino ad epoca Murattiana, come cimitero dagli abitanti di Termini. Laddove la vegetazione
arborea scompare del tutto si comincia a vedere la Torre di Minerva posta sulla Punta della Campanella. Ai tempi dei greci, questo luogo veniva chiamato promontorio Ateneo ed era sede di un tempio edificato in onore della dea Atena, la cui fondazione mitica viene attribuita a Ulisse. I romani, successivamente, praticarono sullo stesso luogo il culto della dea Minerva. La Torre fu fatta costruire da Roberto d’Angiò nel 1335, e fu rifatta nel 1566. Questa aveva una funzione di allarme in caso di attacchi dei Saraceni e secondo la leggenda ospitava una campana che veniva fatta suonare allorquando questi venivano avvistati. Secondo altri invece il nome di Punta della Campanella deriverebbe dal fatto che i Saraceni, sbarcati a Sorrento, avendo saccheggiato tutto dalla chiesa di Sant’Antonino abate, persino le campane nell’allontanarsi dalla costa, si trovarono a Punta Campanella
(secondo la tradizione il 14 febbraio, giorno di Sant’Antonino) ove furono colti da una tempesta. La nave affondò e secondo la leggenda, il giorno di San Valentino, la campana rubata, che diede il nome alla punta, rintoccherebbe dal fondo del mare. A dimostrare la presenza di un tempio dedicato a Minerva è una scritta in osco presente sulla roccia, poco al di sotto della torre, in cui si citano tre Magistrati di Minerva che avrebbero costruito la scala di ingresso al Santuario.
FLORA E FAUNA: Lungo questo tratto di costa è possibile avvistare il Gheppio, il Falco Pellegrino, la Poiana e lo Sparviere. La flora è principalmente composta da arbusti nani e poco addensati (euforbia arborea, aglio selvatico, asfodeli). La roccia si presenta spoglia o popolata da specie particolarmente resistenti ai fenomeni erosivi ai quali sono esposte le pareti calcaree: pioggia, vento e mareggiate. Pian piano che la nostra passeggiata si allontana dal mare per avvicinarsi all’abitato di Termini il paesaggio si colora dell’intensa macchia mediterranea, presente in tutte le sue specie: Mirto, Lentisco, Rosmarino, Ginestra, Ginepro fenicio. Le specie arboree più diffuse in questa zona sono il Leccio, il Corbezzolo, la Roverella e il Carrubo.
PUNTI D’ACQUA: A piazza Santa Croce a Termini è presente una fontanella pubblica o “La casa dell’acqua” (per usufruirne è necessaria moneta spicciola).

AVVERTENZA: I direttori di escursione si riservano di modificare in parte o in tutto l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.

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