TRAVERSATA DI MONTE SERRA ROCCA CHIARANO ( 2262 m s.l.m.)
DIRETTORI DI ESCURSIONE :PASQUALE IADICICCO-TEL.366 4637643
SEBASTIANA CECERE TEL.346 650 6302
ALESSANDRO ADDEO TEL.366 263 7547
PERCORSO:TRAVERSATA
DIFFICOLTÀ: EE
PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO, LAZIO E MOLISE (SENTIERI PNALM Y2-H1-H2)
CARTA ESCURSIONISTICA “PARCO D’ABRUZZO”SCALA 1:25.000
QUOTA DI PARTENZA: 1550 M S.L.M.
QUOTA MASSIMA : 2262 M S.L.M.
ASCESA TOTALE : 1.000 M CIRCA
DURATA: 8 ORE SOSTE ESCLUSE
LUNGHEZZA: 16 KM CIRCA
APPROVIGIONAMENTO IDRICO:RIFUGIO GODI SR 479 -PASSO GODI-
1-APPUNTAMENTO USCITA CASELLO AUTOSTRADALE DI CASERTA NORD DA CONCORDARE TELEFONICAMENTE CON I DIRETTORI D’ ESCURSIONE
2 APPUNTAMENTO-RIFUGIO GODI -ORE 9,00 -PARTENZA ORE 9,15-
- Sara’realizzato un gruppo whatsapp con il titolo “Serra Rocca Chiarano” nel quale saranno inseriti i soci partecipanti al fine di migliorare la comunicazione tra i medesimi ed inerente solo ed esclusivamente tematiche riguardante il territorio oggetto dell’escursione e cioè i Monti Marsicani e gli argomenti strettamente attinenti.
I MONTI MARSICANI
Il Monte Serra Rocca Chiarano (2.262 m s.l.m.) è la seconda cima più elevata dei Monti Marsicani (provincia dell’Aquila – Scanno), posta lungo la dorsale più orientale del sottogruppo montuoso, formando una lunga linea di cresta con il gruppo del Monte Genzana a nord-est e il gruppo del Monte Greco a sud-ovest a cui appartiene, dividendo la zona degli Altipiani maggiori d’Abruzzo a est da quella dell’alta valle del Tasso-Sagittario a ovest, ai margini orientali del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise: sul lato est guarda verso il Monte Pratello e il monte Greco, mentre verso ovest guarda verso il Monte Godi e il gruppo del Monte Marsicano sovrastando l’area montana di Passo Godi con i suoi impianti di risalita.
OROGRAFIA DEL TERRITORIO
I Monti Marsicani sono il sesto gruppo montuoso più elevato dell’Appennino continentale , appartenente all’Appennino abruzzese, culminante nel Monte Greco (2.285 m s.l.m. fonte mappa i.g.m.), localizzati nel centro Italia, nel basso Abruzzo, al confine col Lazio ad ovest e il Molise a sud, ricadendo in buona parte nella zona dell’Alto Sangro e in misura minore nella parte meridionale della Marsica, in provincia dell’Aquila e marginalmente nelle province di Frosinone e Isernia.
Si tratta di un insieme di montagne dall’orografia aspra e molto articolata, caratterizzate da un ambiente naturale selvaggio e ben preservato, con estese foreste di faggio ed emergenze faunistiche quali l’orso marsicano, il lupo appenninico ed il camoscio d’Abruzzo.
DESCRIZIONE DELL’ITINERARIO
Da Passo Godi, a quota 1550 mt slm, saliremo al Valico dello Scalone (1926 mt slm) e dunque a Cima Scalone a quota 2156 mt slm. Da qui inizia il cammino di cresta, (con a a sinistra impressionanti salti di roccia che si affacciano sul Piano le Gravare e a destra il costone erboso e pietroso) che ci condurrà prima a Serra di Rocca Chiarano, il punto più alto del percorso a quota 2262 mt slm, e poi a Rocca Chairano (2175 mt slm), l’ultima delle tre cime toccate nella traversata. Scenderemo dunque allo Stazzo dell’Affogata entrando nel bosco di Selva Bella per poi raggiungere il punto di partenza, compiendo un anello completo.
Per ritornare al Passo Godi si percorre un tratto di strada asfaltata di oltre un km per circa 15 minuti di cammino se non abbiamo lasciato preventivamente un auto in parcheggio per evitare il tratto di strada sopra citata.
Questa traversata consentirà di percorrere circa la metà della lunga cresta montuosa che da Passo Godi arriva fin sopra l’abitato di Barrea, toccando tre cime over 2000, che si consente di osservare un panorama molto bello e cioè:
-il Porrara, l’Aremogna, il Greco, il Marsicano, il Monte Godi a tante altre elevazioni fino ad intravedere il Velino in caso di buona visibilita’..
I bellissimi circhi glaciali che si aprono ai nostri piedi sulla Valle di Chiarano e sulla verdissima Val Pistacchia offrono uno spettacolo unico ed emozionante …..per non parlare del circo glaciale che precipita verticale sul sottostante Piano delle Gravare con una bastionata rocciosa chiamata dalla popolazione locale “Balzo delle Fate”che suscita infinite emozioni…..(foto allegata)
Alla fine del percorso esiste un faggio ultracentenario che andremo a visitare se staremo in linea con la tempistica programmata.
ATTREZZATURA:
– bastoncini, carta da escursionismo, abbigliamento specifico(IL FAMOSO ABBIGLIAMENTO A STRATI), scarponi DA TREKKING, pranzo al sacco, occhiali e crema da sole, telo in alluminio termico e lampadina frontale,mantella antipioggia.
-Il percorso si snoda su sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche , pertanto necessitano buone scarpe da trekking con suola vibram, bastoncini telescopici…ecc.oltre AD UN BUON ALLENAMENTO FISICO.
SI RACCOMANDA UNA BUONA SCORTA DI ACQUA- MINIMO DUE LITRI-
-COMUNQUE OGNUNO DEVE SAPERE LA QUANTITA’ PERSONALE CHE IL PROPRIO CORPO RICHIEDE PER LA TEMPISTICA,IL PERCORSO ED IL DISLIVELLO DA REALIZZARE .
NORME DI COMPORTAMENTO DEI PARTECIPANTI:
L’escursionista deve saper valutare se la sua preparazione fisica attuale sia tale da poter affrontare agevolmente le Difficoltà esplicitate dal direttore /dai direttori nella presentazione dell’evento;
-La partecipazione alle escursioni implica, da parte degli escursionisti, l’osservanza scrupolosa delle disposizioni del direttore/dei direttori di escursione, evitando di abbandonare il gruppo, seguire scorciatoie, cambiare itinerario o effettuare soste non motivate e non autorizzate.
– L’escursionista è tenuto a collaborare con il direttore/i direttori di escursione per la buona riuscita dell’evento e, ad essere solidale con tutti i componenti del gruppo offrendo la massima collaborazione in caso di sopravvenute difficoltà;
-chi per qualsiasi motivo dovesse fermarsi deve avvertire chi chiude la fila per dar la possibilità al medesimo di attenderlo-
-non si lasciano rifiuti in giro-
-per preparare una escursione il lavoro è tanto, quindi durante il cammino seguire le indicazioni di D.E. serve ad evitare inconvenienti che possono rallentare gli obiettivi del programma di giornata.
NOTA SULLA DIFFICOLTA’ EE- per Escursionisti Esperti- DA LEGGERE ATTENTAMENTE
Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).
AVVERTENZE:
1- La prenotazione all’escursione è obbligatoria per poter inviare alla sezione i nominativi dei partecipanti in ottemperanza alle indicazioni del Cai Centrale circa la tenuta del registro dei partecipanti;
2 – ll direttore di escursione si riserva di modificare in parte l’itinerario in caso di condizioni meteo avverse o di condizioni del sentiero e capacità dei partecipanti tali da impedire la conclusione dell’escursione nei tempi prefissati.
BALZO DELLE FATE
Sul Piano delle Gravare