DOMENICA 8 DICEMBRE 2019
Monte Virgo (620m) da Caserta Vecchia
Difficoltà: E
Direttore di escursione: Gennaro Manfredonia – 329.8219204
LUNGHEZZA PERCORSO KM 10,00
DISLIVELLO TOTALE 400 MT. CIRCA
L’ESCURSIONE SI FARA’ SOLO SE ARRIVERANNO ADESIONI AL DIRETTORE DI ESCURSIONE MEDIANTE TELEFONATA O MESSAGGIO WhatsApp ENTRO IL GIORNO 07-12-2019;
APPUNTAMENTO alle 7:30 nei pressi della Villa Stabia al viale Europa oppure alle 8:15 USCITA CASELLO AUTOSTRADALE DI CASERTA NORD (DA CONCORDARE TELEFONICAMENTE CON IL DIRETTORE DI ESCURSIONE)
La salita su Monte Virgo(Catena dei colli Tifatini) partira’ da Casertavecchia lungo sterrata e poi sentiero contrassegnato Cai .
Arrivati al valico di torre Lupara,gireremo a dx per salire fin sulla cima di monte Virgo lungo la sterrata classica di salita.
Meraviglioso il panorama dalla cima, da dove ammireremo un vasto panorama: visuale sui monti del Matese, massiccio Taburno-Camposauro, Vesuvio, e mar Tirreno comprese le isole.
Poi si scenderà , per visitarlo, nel borgo medievale di Casertavecchia (frazione di Caserta) che sorge alle pendici dei monti Tifatini a circa 400 metri di altitudine che dal 1960 è tra i monumenti nazionali italiani.
Dopo la visita al borgo saliremo sulle colline poste a Sud di Monte Virgo per osservare la prospettiva del borgo e della montagna stessa con visuale direttrice sud-nord(uno spettacolo ……meteo e visibilità permettendo).
CENNI STORICI SU CASERTAVECCHIA
Casertavecchia (frazione di Caserta) è un borgo medievale che sorge alle pendici dei monti Tifatini a circa 401 metri di altezza e a 10 km di distanza in direzione Nord-Est da Caserta. Le origini di Casertavecchia sono ancora incerte, ma secondo alcune informazioni estrapolate da uno scritto del monaco benedettino Erchemperto, già nell’anno 861 d.C. esisteva un nucleo urbano denominato “Casahirta” (dal latino casa che significa villaggio e hirta che significa aspra).
Il borgo ha subito nel corso della storia varie dominazioni.
Originariamente appartenente ai Longobardi, fu ceduto nel 879 al Conte Pandulfo di Capua.
A seguito delle incursioni saracene e alle devastazioni di Capua, gli abitanti e il clero delle zone circostanti trovarono in Casertavecchia, protetta dalle montagne, un rifugio sicuro.
In questo periodo la popolazione aumentò in modo così considerevole da determinare il trasferimento della sede vescovile all’interno del borgo.
Nel 1062 ebbe inizio la dominazione normanna che portò il paese al massimo livello di splendore con la costruzione dell’attuale cattedrale, consacrata al culto di San Michele Arcangelo. Con alterne vicende il borgo passò sotto la dominazione sveva con Riccardo di Lauro (1232-1266), il quale accrebbe l’importanza del borgo anche da punto di vista politico.
Nel 1442 il borgo passò sotto la dominazione aragonese, iniziando così la sua lunga e progressiva decadenza: a Casertavecchia restarono solo il vescovo e il seminario.
Con l’avvento dei Borboni e la costruzione della Reggia, Caserta diventa il nuovo centro di ogni attività a scapito di Casertavecchia, alla quale, nel 1842, viene tolto il vescovado, anch’esso trasferito a Caserta. Il borgo di Casertavecchia è meta di interesse turistico per via del Duomo, del campanile, dei resti del castello e delle strade dell’intero borgo che ricordano lo splendore di un tempo che fu.